Anche il terzo articolo del Rosatellum Bis ha incassato la fiducia. Dopo le due votazioni di mercoledì, altro successo con 309 voti favorevoli, 87 contrari. Sugli articoli 4 e 5 non è stata posta la questione di fiducia. L'articolo quattro, che regolamenta le 'elezioni trasparenti', è passato con 381 voti favorevoli, 152 contrari e un astenuto. La fiducia al governo nei primi tre articoli si era fermata a quota 309. Hanno votato a favore anche FI e Lega. Attesa per il voto finale sul provvedimento, a scrutinio segreto.
LE DICHIARAZIONI DI VOTO. "Non siamo qui per un capriccio, ma perché in questa legislatura siamo stati più volti richiamati a fare la legge elettorale. E' un nostro dovere farlo prima della scadenza. Ho sentito parole paradossali: è inciucio se facciamo la legge con FI e Lega, è invece un accordo se la facciamo con il M5S", afferma Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, nella sua dichiarazione di voto. "Nessuno dica che è incostituzionale, dite che non vi piace, che vi penalizza, che vi conviene fare la campagna elettorale sulla legge elettorale – ha detto poi rivolgendosi ai penta stellati – ma non dite che è incostituzionale perché è falso".
Poi rivolgendosi al M5S: "Ma voi con chi volete governare? Volete governare da soli? State imbrogliando i vostri elettori anche se io un'idea ce l'ho su con chi volete governare".
"Oggi si scrive "una pagina nera del nostro Parlamento. Sia chiaro Italia è una grande democrazia e continuerà ad esserlo. Non sarà il voto di stasera a mutare questo mio giudizio, ma è del tutto evidente che l'approvazione della legge più importante, più significativa che regola la rappresentatività democratica, con la fiducia scalfisce la qualità della nostra democrazia e consegna ancora una volta questa legislatura ad una dinamica tutt'altro che positiva", dice Roberto Speranza, deputato di Mdp. "La scelta di porre la questione di fiducia è stata una violenza a questo Parlamento – aggiunge – la fiducia posta in prima lettura è inaccettabile".
"Non voteremo l'ennesimo scempio che state facendo al Paese e alla democrazia italiana", dichiara Giorgia Meloni. "Per mandare a casa Gentiloni un mese prima – attacca – ci state condannado a 5 anni di Gentiloni bis".
PASSA L'EMENDAMENTO SALVA VERDINI. L'aula della Camera ha approvato con 372 voti favorevoli e 149 contrari l'articolo 5 del Rosatellum bis su 'disposizioni transitorie e entrata in vigore'. L'art. 5 prevede anche, dopo l'approvazione venerdì in commissione Affari costituzionali dell'emendamento a firma Lupi ribattezzato 'salva Verdini', che "gli elettori residenti in Italia possono essere candidati in una sola ripartizione della circoscrizione estero".
C'È ANCHE IL SALVA BUENO. L'aula della Camera – con 337 voti favorevoli e 154 voti contrari – ha dato il via libera ad un emendamento ribattezzato 'salva Bueno', in riferimento alla deputata eletta in Brasile Renata Bueno. Inizialmente si prevedeva che sarebbe stato ineleggibile chi avesse ricoperto all'estero la carica di consigliere comunale nei 10 anni precedenti al voto. E' questo il caso proprio della deputata Bueno. Ora, con la modifica approvata, si abbassa da 10 a 5 gli anni la soglia per potersi candidare nella circoscrizione Estero. L'emendamento modifica l'articolo 5 del Rosatellum bis.
LA LOTTA M5S PER IL NO. Intanto di fronte Montecitorio prosegue il secondo giorno di mobilitazione del Movimento 5 stelle. Piazza piena e sul palco sono intervenuti il senatore Andrea Cioffi e Giovanni Endrizzi. Presenti anche Alessandro Di Battista, Daniele Pesco, Andrea Cecconi. "Siamo come una goccia che col tempo distrugge la roccia. Non molliamo!", ha detto Di Battista dal palco. Poi l'attacco a Napolitano. "Se vuole redimersi a 92 anni sappia che è fuori tempo massimo".
Contro il presidente emerito erano già partiti i fischi della piazza quando il senatore Stefano Lucidi ha mostrato un elenco dei parlamentari con più legislature. In testa, appunto, il precedente Capo dello Stato con 13 legislature. Nella lista compaiono Ichino, Sacconi, Casini, Matteoli e Sposetti, la ministra Anna Finocchiaro e Renato Schifani.