"Mi associo alla richiesta di dimissioni dei membri Oref indagati avanzata dall'onorevole Laura Castelli. Tutti coloro che sono in buonafede dovrebbero unirsi e chiedere un passo indietro. Per quale motivo le notizie di stampa che raccontano di Tiezzi e Raponi indagati per bancarotta non sono state smentite? Non hanno potuto farlo? Chiedo al presidente Gentiloni di intervenire perchè ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima". Lo scrive su facebook il capogruppo M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara.
"La presidente dell'Oref è moglie di un esponente Udc di Rieti che stava nella giunta provinciale dell'attuale segretario del Pd Lazio, Fabio Melilli. Notizie di stampa, non smentite, ci dicono che sia indagata a Rieti per reati pesanti come la bancarotta fraudolenta. Non si vuole pensar male ma il sospetto che l'Oref approfitti del suo compito per fare politica è legittimo. Soprattutto perché per mesi abbiamo cercato di costruire un rapporto di corretta collaborazione istituzionale con l'Organismo di revisione", dice ancora Ferrara. "La risposta è stata nelle interviste dalla presidente Federica Tiezzi sulle pagine dei giornali, rilasciate venendo meno al suo obbligo di riservatezza, in cui esprimeva giudizi politici sulla gestione del bilancio di Roma Capitale. Giudizi politici che tornano anche nei diversi pareri espressi dal collegio dei revisori, che ha invece un ruolo puramente tecnico. Noi abbiamo sempre rispettato il ruolo dei revisori, ma di certo non siamo più disposti ad accettare lezioni: né da loro né dal Pd che li ha usati e continua a usarli solo per fare una triste polemica politica. Non accettiamo lezioni da chi ha lasciato i romani indebitati fino al collo e ha lasciato sull'orlo del baratro la capitale che noi faremo rinascere", conclude.