Lotta a povertà, ok a reddito inclusione: un aiuto a famiglie bisognose

Il Consiglio dei ministri ha adottato la misura prevista nel ddl povertà: lo annunciano su Twitter Gentiloni e Martina

l Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni di natura assistenziale e il rafforzamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali (legge 15 marzo 2017, n. 33). Il decreto introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (ReI), quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale.

L'annuncio arriva su Twitter dal ministro dell'agricoltura Maurizio Martina e del premier Paolo Gentiloni. 

https://twitter.com/maumartina/status/902466581355253760

 

https://twitter.com/PaoloGentiloni/status/902475864683810816

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IL DDL POVERTÀ. L'articolo unico del disegno di legge per il contrasto alla povertà collegato alla manovra finanziaria e delega il Governo ad adottare, entro sei mesi, più decreti legislativi:
1) per introdurre una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata 'reddito di inclusione' (o REI);  

2) per riordinare le prestazioni di natura assistenziale;  

3) per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni.

I principi e criteri direttivi della delega stabiliscono che il 'reddito di inclusione' deve essere una misura unica a livello nazionale, di carattere universale, subordinata alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di inclusione, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona.

Per beneficiare della misura sarà previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale.

È previsto un graduale incremento del beneficio e dell'estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei famigliari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di età superiore a 55 anni.