Barcellona, Minniti: “In Italia attenzione a obiettivi a rischio”

Il ministro dell'Interno invita a tenere alta l'allerta su alcuni luoghi sensibili nel Paese

L'attenzione in Italia è altissima, anche se il livello della minaccia non cambia. E' quanto riferisce il Viminale dopo il vertice straordinario convocato questa mattina alle 11 dal ministro dell'Interno Marco Minniti in seguito al doppio attentato a Catalogna in Spagna dove tra le vittime si contano anche i due giovani italiani Bruno Gulotta e Luca Russo.

"Il livello di allerta in Italia è sempre molto alto e in questo caso viene ulteriormente alzato", chiarisce il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti. Il ministro dell'Interno ha chiesto di tenere alto il livello di vigilanza, rafforzando sul territorio le misure di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio e verso i luoghi che registrano particolare affluenza di persone.

A questo scopo verrà inviata a tutti i prefetti una circolare di pubblica sicurezza perché dispongano un attento monitoraggio degli eventi pubblici già in programma in Italia, come concerti, raduni pubblici, sagre. Per citarne soltanto due: il Festival del Cinema di Venezia che si terrà in laguna dal 30 agosto al 9 settembre e la Notte della Taranta il 26 agosto a Melendugno in Puglia. I prefetti agiranno di concerto con i comitati provinciali per l'ordine e sicurezza pubblica che saranno convocati con la partecipazione dei sindaci e con le polizie locali. Sotto i riflettori anche zone pedonali, alberghi e agenzie di noleggio auto e furgoni, vista la modalità di azione degli attentatori a Barcellona e, in precedenza, a Nizza e a Londra. I vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence italiani hanno poi svolto, ognuno per la parte di propria competenza, un'approfondita analisi dello scenario internazionale, con particolare riferimento anche al nostro Paese.

"Sembrerebbe – spiega Roberti – che, secondo le informazioni della polizia della Catalogna, queste persone non abbiamo agito separatamente nei due attacchi di Barcellona e Cambrils e questo farebbe pensare a un cellula di più persone, quindi più di quelle due o tre cui eravamo abituati negli ultimi attacchi. Un maggior numero di persone fa pensare a una cellula più consistente, quindi a un maggior livello organizzativo che significa un maggior pericolo". E, con riferimento al fascicolo aperto dalla Procura di Roma per terrorismo internazionale, Roberti ha aggiunto: "Collegamenti con italiani fino ad ora non ne sono emersi ma la situazione può cambiare da un momento all'altro". Secondo i dati forniti dal Viminale sono 67 i cittadini espulsi dall'Italia nei primi sei mesi del 2017, contro i 37 del 2016. Tre di questi sono Imam. Gli estremisti arrestati sono 29 e 125 i foreign fighters monitorati. Le persone controllate sono state 190.909.