Roma, Cgil sfila contro voucher. Camusso: Costituzione violata

Migliaia in piazza San Giovanni. Il segretario attacca il Governo

"Hanno mascherato le norme sui voucher nascondendole in una manovra sui conti  pubblici. Non si può rubare il voto ai cittadini e il futuro ai giovani. Non si può violare l'articolo 75 della Costituzione perché sono le regole del nostro Paese. Pur di non dover rispettare le idee si preferisce sovvertire le regole. Diremo al Presidente della Repubblica che si sta violando la Costituzione. Violare le regole è un vulnus che sovverte istituzioni del Paese". Così il segretario della Cgil Susanna Camusso in piazza San Giovanni. "Questo strappo alla democrazia può creare un precedente pericoloso", aggiunge. "Non ci fermeremo – promette Camusso -. Continuiamo a raccogliere le firme, siamo già a più di 150mila. E ricorreremo alla Corte costituzionale". Migliaia di attivisti presenti, palloncini bianchi e rossi in cielo e pannelli giganti con la scritta 'Rispetto'.

Poi l'attacco alla ministra delle Riforme, Anna Finocchiaro: "C'è una ministra che si è particolarmente spesa per questa norma sui voucher, difendendola dicendo che è un contratto. Mi spiace ministra, ma lei non sa cos'è un contratto e confonde un contratto di lavoro con un rapporto commerciale. Un contratto di lavoro ha la mutua, i permessi".  La manifestazione in corso a Roma sui voucher "la rispetto ma non la condivido", fa sapere il Paolo Gentiloni parlando a Bologna a 'La Repubblica delle idee 2017'. "La manifestazione – precisa poi – non è dei sindacati ma di un sindacato, anche se il più importante, ma l'intero paesaggio sociale italiano non è sulla posizione della Cgil". Secondo Gentiloni, nell'ultimo periodo, "c'era stato un abuso del loro utilizzo ed era diventato um metodo per mascherare forme di lavoro diciamo semi permanente" e, quindi, dopo l'abolizione "serviva un'operazione per evitare di lasciare in nero queste forme di lavoro". E, in un botta a risposta a distanza, Camusso rincara la dose: "Avete responsabilità della crisi. Vi siete nascosti dietro alle esigenze delle famiglie e avete cambiato nome alla norma sui voucher, ma è la stessa schifezza che avete fatto prima". "Produrre diseguaglianze è la ragione della crisi", aggiunge.

"Avete la responsabilità della crisi. Produrre diseguaglianza è la ragione della crisi. Volete il lavoro? Pagatelo e riconoscetelo", le parole della Camusso dal palco della Cgil rivolta a governo e imprenditori. "In questo scorcio di legislatura, che non sappiamo quanto durerà, chiediamo – è l'appello del segretario della Cgil – sia fatta una legge sulla rappresentanza. E al governo diciamo di non continuare a confondere i bonus con le politiche strutturali del lavoro".