Continua a tenere banco la nuova legge elettorale. Luigi Di Maio difende la scelta dei Cinque Stelle di mettersi d'accordo con il Pd per decidere il nuovo testo. Non si tratta di inciucio ha detto a Repubblica il vicepresidente grillino della Camera - Abbiamo risposto alla richiesta del capo dello Stato con profondo senso di responsabilità. E sale alle stelle la tensione nella maggioranza, con lo scontro a distanza tra Matteo Renzi e Angelino Alfano, che vuole uno sbarramento più basso del 5%: Se dopo anni che sei stato al governo non riesci a prendere il 5%, non possiamo bloccare tutto, l'affondo del segretario Pd: Renzi insulta, ma ho impressione che ci rivedremo nella prossima legislatura, la risposta del leader di Alternativa Popolare.