Il premier Gentiloni: Serve partnership a tutto campo con l'Africa

 È iniziato il secondo e ultimo giorno di quello che è stato definito "il G7 più impegnativo degli ultimi anni". Dopo la prima giornata di vertice, conclusasi con l'accordo sul terrorismo, restano ancora molte divergenze tra i leader riguardo al clima, alla questione migranti e al commercio internazionale.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha accolto, all'ingresso dell'hotel San Domenico, i leader di Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia, invitati per la sessione "outreach" di questa mattina dedicata ai temi delle grandi migrazioni. Presenti anche il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale.

"La scelta di Taormina e della Sicilia – ha detto Gentiloni aprendo i lavori –  già dice quanto sia importante per noi il rapporto con l'Africa, ci troviamo nel cuore del Mediterraneo, un mare in cui convergono tradizioni, credi religiosi e tre continenti. Oggi la discussione con l'Africa si concentra con l'esigenza di una partnership a tutto campo tra i Paesi G7, le organizzazioni internazionali e i paesi Africani. Al centro l'obiettivo dell'innovazione e dello sviluppo del capitale umano". 

Gentiloni ha quindi  rivolto "un cordialissimo benvenuto a nome di tutti i componenti del G7 ai leader dei Paesi e le organizzazioni che partecipano a questa seduta di outreach. Quest'anno – ha sottolineato – abbiamo messo al centro di questa nostra sessione aperta i rapporti con l'Africa".

 "Credo sia importante ricordare che il prossimo G20, che la Germania ospiterà, avrà una linea di continuità con l'incontro che stiamo svolgendo oggi, dedicando un'attenzione particolare all'Africa e all'attrazione degli investimenti in Africa", ha aggiunto il premier. 

"Credo sia molto importante che l'agenda del G7 e delle grandi organizzazioni internazionali dialoghi con l'agenda per lo sviluppo dell'Africa, l'Agenda 2063 che costituisce un caposaldo strategico per il continente", ha concluso il premier.

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