"Ieri sera, seguendo un dibattito in tv, c'è stata una cosa che mi ha veramente molto colpito: tutti adesso gridano contro l'abuso delle intercettazioni e l'abuso della pubblicazione, non si sa quanto fedele, dei resoconti. È un'ipocrisia paurosa perché è una questione aperta da anni e anni con sollecitazioni frequenti e molto forti da parte delle alte istituzioni".Così il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano parlando con i giornalisti al termine di un convegno al Senato. "Io personalmente ho messo il dito in questa piaga e non c'è mai stata una manifestazione di volontà politica per concordare provvedimenti che avessero messo termine a questa insopportabile violazione della libertà dei cittadini, dello Stato di diritto e degli equilibri istituzionali -precisa l'ex capo dello Stato – Chiunque, prima di ripetere le rampogne, si chieda perché fino a oggi sono sfuggiti a qualsiasi soluzione normativa. È una vicenda che si trascina in modo intollerabile".
ORFINI: ATTACCO A DEMOCRAZIA. "L'unico obiettivo è colpire il principale partito del paese" afferma invece il presidente del Pd, Matteo Orfini, in una intervista all'HuffPost in merito alle ultime intercettazioni sul caso Consip. "Siamo di fronte a un qualcosa di più profondo della gogna mediatica, qui c'è un qualcosa che riguarda il funzionamento della democrazia italiana – attacca – È un attacco alla democrazia".