Tra gli eroi della Resistenza, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha citato tra gli applausi della platea anche "i 5000 volontari della Brigata Ebraica, italiani e non, giunti dalla Palestina per combattere con il loro vessillo in Toscana e in Emilia-Romagna". Nel corso delle celebrazioni del 25 aprile nel teatro comunale di Carpi, Mattarella ha anche ricordato che contro il nazi fascismo "vi fu una reazione diffusa e corale. Vi furono le avanguardie – ha aggiunto – che, prendendo le armi, costituirono le formazioni partigiane. Vi furono i militari italiani che, come a Cefalonia, si ribellarono al giogo tedesco, pagando un altissimo tributo di sangue, o che combatterono accanto ai nuovi alleati, nel nome degli ideali, ritrovati, di libertà e democrazia. Vi furono quei più di seicentomila soldati, che rifiutarono di servire l'oppressore sotto il governo di Salò e che vennero passati per le armi, torturati, deportati nei campi di prigionia in Germania".
"Vi furono gli operai che scioperarono nelle fabbriche – continua Mattarella – gli intellettuali che diffusero clandestinamente le idee di libertà, le donne che diedero vita a una vera e propria rete di sussistenza per partigiani, perseguitati e combattenti. Vi furono uomini liberi che sbarcarono nell'Italia occupata e versarono il loro sangue anche per la nostra libertà. A questi caduti – ha spiegato – provenienti da nazioni lontane, rivolgiamo un pensiero riconoscente. Il loro sangue è quello dei nostri fratelli".