"La nostra solidarietà va ai militanti Cinque Stelle eletti e cacciati da Beppe"
"In queste ore sta succedendo di tutto. Mentre il Pd ha cominciato il suo congresso, con un percorso lungo, dibattuto, pieno di polemiche ma sinceramente e autenticamente democratico, gli altri partiti stanno dando il meglio di se stessi". Inizia così la e-news di Matteo Renzi, in cui l'ex premier racconta il "caso del Movimento Cinque Stelle e di ciò che accade per la scelta dei candidati sindaco". "Funziona più o meno così, seguitemi perché è divertente – scrive – Grillo fa un post e invita a votare per scegliere il candidato sindaco dei Cinque Stelle. Gli attivisti cinque stelle votano liberamente. Se il candidato eletto liberamente piace a Grillo, è IL candidato. Se il candidato eletto liberamente non piace a Grillo, ahi ahi signora Longari: il candidato stesso non è candidato, perché viene espulso o costretto a dimettersi. Sulla base della parola di Beppe: 'Fidatevi di me'. Genova insegna. Ma in passato anche Milano, Monza e potremmo citare altri casi. Guardate che è un sistema fantastico, quello di Grillo. Sostanzialmente lui dice: Noi amiamo la democrazia. Amiamo talmente tanto la democrazia che se vince quello che piace a noi bene, se vince quello che a noi non piace si rivota un'altra volta espellendo il candidato sgradito".
"Noi del Pd, che siamo notoriamente insensibili alla nobiltà della democrazia dell'algoritmo in salsa Casaleggio – aggiunge Renzi – gridiamo allo scandalo, ma ci saranno sempre un Di Maio o una Taverna pronti nella loro infinita bontà a spiegarci ciò che noi non arriviamo a capire, perché siamo menti limitate. La nostra solidarietà ai militanti Cinque Stelle eletti e cacciati da Grillo". "Noi – conclude l'ex premier – non facciamo i convegni sulla democrazia per poi affidarci al sacro Blog (su cui ogni giorno ne scopriamo una diversa, peraltro). Noi pratichiamo la democrazia. Mi sa che non siamo rimasti in tantissimi a farlo, ma a noi piace così".
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