"Ero pronto a bere la cicuta". Ironizza, in un'intervista al Messaggero, il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini, dopo che il senato ha votato contro la sua decadenza. "Non me lo aspettavo proprio. Ero convinto che mi avrebbero fatto decadere", spiega Minzolini, "mi dimetto anche perché non mi va di ascoltare poi la solita solfa, la solita storia, quelli che gridano: vuole restare appiccicato alla poltrona! Variante: punta alla pensione pagata con i soldi nostri. A me invece di queste cose non importa affatto. Scrivo la lettera e mi dimetto". "Mi ha colpito il fatto che è stato un voto non di schieramento. Ognuno si è espresso secondo la propria coscienza. E lo ha fatto con voto palese e non nel segreto dello scrutinio", continua Minzolini, "che cosa direbbe Di Maio, se fosse giudicato da Anna Finocchiaro, che torna in magistratura dopo l'esperienza politica? Troverebbe giusto Di Maio essere condannato da una figura così, che ha fatto questi passaggi come se nulla fosse?".