Cosa prevede il ddl povertà approvato dal Senato

Tra le novità più importanti introdotte dal testo il 'reddito di inclusione'

L'articolo unico del disegno di legge per il contrasto alla povertà, approvato  nel luglio scorso dalla Camera e poco fa dal Senato, è collegato alla manovra finanziaria e delega il Governo ad adottare, entro sei mesi, più decreti legislativi:
1) per introdurre una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata 'reddito di inclusione' (o REI);  2) per riordinare le prestazioni di natura assistenziale;  3) per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni.

I principi e criteri direttivi della delega stabiliscono che il 'reddito di inclusione' deve essere una misura unica a livello nazionale, di carattere universale, subordinata alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di inclusione, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona.

Per beneficiare della misura sarà previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale.

E' previsto un graduale incremento del beneficio e dell'estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei famigliari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di età superiore a 55 anni.