Democratici e progressisti, gli ex Pd: Ricostruiremo centrosinistra

Roberto Speranza, Enrico Rossi e Arturo Scotto: "L'articolo 1 della Costituzione è il nostro simbolo"

Gli scissionisti del Pd riuniti alla città dell'Altra economia (Roma) danno vita a un nuovo movimento, i 'Democratici progressisti', su iniziativa dei fondatori Roberto Speranza, Enrico Rossi e Arturo Scotto (ex Si).  "Noi siamo questo, questo è il nostro simbolo", ha detto Roberto Speranza mostrando l'articolo 1 della Costituzione 'L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro'. "La nostra priorità – ha aggiunto – è il lavoro e sono le nuove generazioni. Noi siamo democratici e progressisti". "Oggi è il primo passo di un percorso che richiederà un confronto largo. È il primo passo di una storia bella che ha come obiettivo quello di riconnettere il popolo del centrosinistra. È un nuovo inizio, un primo passo ma siamo ottimisti. Faremo una cosa informale, senza effetti speciali e fuochi d'artificio che ne abbiamo avuto abbastanza", ha rimarcato non senza un pizzico di vena polemica.

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"Vogliamo costruire un'interlocuzione privilegiata con Pisapia", ha spiegato ha detto Arturo Scotto, fuoriuscito da Sel, mentre il governatore toscano Enrico Rossi non ha risparmiato una stoccata a Emiliano e Orlando: "A chi è rimasto nel Pd chiediamo sono lì per fare la conta o per discutere sui contenuti?".  "Noi nasciamo oggi, è una forza aperta. Occorre ricollegare la politica al pensiero, dobbiamo chiamare gli intellettuali. Il nostro è un blocco sociale ampio, che parte dagli umili, ma comprende il ceto medio. Saremo maggioranza", ha aggiunto Rossi, "ci chiedono quanto prenderemo, quello che c'è oggi sui giornali non è poco. Siamo appena nati, ve ne faremo vedere delle belle".