Indagine Consip, slitta a marzo l’interrogatorio di Tiziano Renzi

L'atto istruttorio era inizialmente previsto per giovedì 23 febbraio

Slitta ai primi di marzo l'interrogatorio di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, indagato dalla procura di Roma per concorso in traffico di influenze in una tranche dell'inchiesta Consip (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici). L'atto istruttorio era inizialmente previsto per giovedì 23.  L'inchiesta è partita dalla procura di Napoli e un tranche di essa arrivata a quella di Roma: è incentrata su presunti appalti pilotati alla Consip, la centrale degli acquisti della pubblica amministrazione, in favore di gruppi di imprese che, secondo chi indaga, facevano riferimento all'imprenditore Alfredo Romeo, che risponde dell'accusa di corruzione. Punto di connessione tra Romeo e Renzi sarebbe stato un altro imprenditore, Carlo Russo, amico di famiglia del padre dell'ex premier. Nell'indagine risulta indagato anche il ministro dello Sport (e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri all'epoca dei fatti) Luca Lotti.

Il ministro risponde di rivelazione di segreto e favoreggiamento e lo scorso 27 dicembre e stato interrogato dal pm titolare del fascicolo Mario Palazzi. Il fascicolo vede indagati per rivelazione di segreto d'ufficio anche il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette e il generale di brigata dell'Arma Emanuele Saltalamacchia. Al centro dell'indagine una gara di facility management del valore di 2,7 miliardi (appalto FM4) bandita nel 2014 e suddivisa in svariati lotti, parte dei quali sarebbero stati destinati a società di Alfredo Romeo.