Anpi: A Milano città della Resistenza no a raduno di Forza Nuova

"L'Anpi Provinciale di Milano chiede alle istituzioni e alle pubbliche autorità di intervenire tempestivamente"

"Milano, capitale della Resistenza, non può più tollerare che la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi venga continuamente oltraggiata". E' la denuncia, in un comunicato, del presidente dell'Anpi provinciale di Milano, Roberto Cenati, in merito all'annuncio della manifestazione di Forza Nuova prevista per sabato 14 gennaio a Milano. "Questo ennesimo provocatorio episodio è particolarmente preoccupante anche perchè è previsto proprio a ridosso del Giorno della Memoria nel quale si ricordano la Shoah, le famigerate leggi antisemite del 1938, la deportazione politica, operaia e quella dei 650mila militari italiani catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943", aggiunge Cenati. Conclude il presidente milanese dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia: "L'Anpi Provinciale di Milano chiede alle istituzioni e alle pubbliche autorità di intervenire tempestivamente perchè Milano, Città Medaglia d'Oro della Resistenza, non venga ulteriormente oltraggiata da iniziative promosse da organizzazioni che si pongono in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e con le leggi Scelba e Mancino".

“La presa di posizione del sindaco di Milano, sul nostro diritto a manifestare, dimostra che gli attacchi a Forza Nuova si basano solo su  una logica; Forza Nuova dice la verità e pertanto le va impedito di parlare”, è la replica del segretario nazionale Roberto Fiore, “nella manifestazione che abbiamo in programma per il 14 gennaio a Milano risuoneranno le grida degli italiani che stanno morendo di freddo al sud e al nord perché lo Stato non li tutela ed il volontariato cattocomunista lucra sugli immigrati, dei terremotati italiani che sotto il freddo glaciale sono sempre più dimenticati da media e partiti, degli italiani gettati in mezzo alla strada perché la casa va data prioritariamente agli immigrati. Questo sono le grida che risuoneranno a Milano il 14 gennaio". “Sala deve rispondere agli italiani e ai milanesi del fatto che la sua città sia in mano alla criminalità, all' emergenza sanitaria e alla minaccia terrorista: lo invitiamo quindi a venire e parlare alla nostra manifestazione e spiegare le sue ragioni: non gli chiederemo dell' avviso di garanzia ma piuttosto di cosa sta facendo per la fascia crescente di poveri a Milano", aggiunge Roberto Fiore, “ricordo infine che Forza Nuova nei suoi venti anni di attività non è stata mai portata in Tribunale per razzismo o xenofobia ed ha vinto costantemente nei giudizi contro chi la accusava di fomentare odio e violenza".

"Lo Stato se vuole sopravvivere faccia quel che deve fare; smetta di dare soldi all' AnpiI che è solo un paravento per l' estrema sinistra, dia un rifugio ai poveri senza casa, ricostruisca le aree terremotate in tre mesi come fu nel trenta, espella il milione di immigrati  irregolari subito come ha promesso il capo della Polizia o come ha balbettato Grillo prima di Natale", prosegue il laeder di Forza Nuova, "l'Italia ha bisogno di uomini veri che gestiscano l'emergenza, L' Italia ha bisogno di Forza Nuova". “ E’ davvero risibile che l’opposizione alla nostra manifestazione del 14 gennaio si fondi per lo più su una grafica non gradita. Un contrasto ad un’immagine, forse evocativa, ma di certo non di diretta ispirazione fa ben comprendere il vuoto di contenuti degli antagonisti. La piazza è un diritto, come è un diritto il manifestare su questo proprio le sinistre hanno fatto una bandiera che per loro ha sempre sventolato al grido di libertà; fa strano pensare che proprio da sedicenti baluardi della libertà venga la richiesta di un diniego a noi del diritto alla piazza. Le città ed i comitati cittadini sono sempre più sostenuti da noi nelle loro proteste contro un sistema che vuole depauperare l’identità nazionale e lo spirito nazionalista, sentimenti che lentamente si stanno risvegliano nel cuore degli italiani che in noi cercano il supporto: non sarà forse di questo che hanno paura i nostri oppositori?”.