Addio ad Equitalia, Renzi: Era punitiva per il cittadino. La voluntary disclosure si riapre fino al 31 luglio 2017
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge fiscale. A comunicarlo il Quirinale sul proprio sito. Il testo, che sarà all'esame delle Camere, esclude dalla 'rottamazione' delle cartelle le multe. La voluntary disclosure si apre così fino al 31 luglio 2017.
Sul superamento di Equitalia, punto forte del provvedimento, il premier Renzi ieri aveva dichiarato: "Era punitiva per il cittadino. Nel pagare non si devono pagare i superinteressi". Equitalia sarà sciolta a partire da luglio 2017 e al suo posto sarà istituito un ente pubblico economico, denominato 'Agenzia delle Entrate-Riscossione'.
Le opposizioni intanto vanno all'attacco e proprio nelle scorse ore Brunetta aveva lanciato un appello a Mattarella, chiedendogli di non firmare "questo assurdo decreto fiscale".
"Questa mattina, da quanto si apprende, il ministro dell'Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha chiuso il testo del cosiddetto decreto fiscale che subito dopo è stato inviato al Quirinale. La grande accelerazione delle ultime ore pare sia stata imposta dal fatto che, dopo gli irresponsabili annunci di Renzi sulla chiusura di Equitalia e sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, nell'ultima settimana ci sia stato un calo spaventoso e senza precedenti nella riscossione delle tasse e dei tributi da parte dello Stato: un vero e proprio collasso del gettito fiscale. In poche parole i cittadini e le imprese hanno smesso da un giorno all'altro di pagare in attesa delle mosse propagandistiche del governo", aveva affermato in una nota il presidente dei deputati di Forza Italia.
"Per di più se il ddl bilancio non può essere presentato prima del decreto fiscale perché gli effetti delle entrate previste dal decreto a legislazione vigente incidono sul bilancio, significherà che anche nella discussione parlamentare non sarà possibile analizzare il bilancio prossimo triennale prima che si capisca a quanto ammontano gli effetti finali del decreto fiscale. Avrebbe avuto senso limitare il decreto solo alle misure 2016, ma se come pare nel decreto ci sono tutte le misure che normalmente vanno nella cosiddetta manovra (e quindi su base triennale), significa che si è deciso di spacchettare la legge di bilancio creando un caos senza precedenti".
"Avremo dunque un decreto – si legge ancora nel comunicato – che in Parlamento che condiziona e assorbe in parte la legge bilancio. Un mostro giuridico e parlamentare senza precedenti. Una manovra per decreto. Roba da dittature sudamericane, un vero e proprio attentato alla Costituzione. Chiediamo formalmente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di non firmare e rispedire al mittente questo assurdo decreto fiscale. Va salvaguardato il Parlamento e vanno rispettate le regole basilari che permettono alla nostra democrazia di funzionare. Basta con queste insopportabili violenze da parte del governo Renzi".
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