Ha firmato il 'Patto' che prevede finanziamenti da 1 miliardo di euro

Milano prenda l'Italia per mano e la conduca verso il futuro, fatto di investimenti e di crescita. Questo il messaggio che il premier Matteo Renzi ha lanciato firmando il 'Patto per Milano', che prevede finanziamenti da 1 miliardo di euro per il capoluogo lombardo, da destinare a trasporti, infrastrutture, area metropolitana e ambiente.

La giornata meneghina del premier è stata serrata. Il primo appuntamento era in via Vipiteno, al quartiere Adriano, per la cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo quartier generale di Siemens Italia. La seconda tappa, a Palazzo Marino, dove Renzi ha incontrato, durante un appuntamento aperto anche alla stampa, il sindaco e le istituzioni e ha sottoscritto il "Patto" per la città. "Milano è una città che ha tutte le condizioni per poter essere un crogiuolo di possibilità, a condizione che si tengano presenti due caratteristiche: il realismo e la capacità di sognare", ha sottolineato il premier, che nel corso della giornata ha più volte sottolineato come "l'Italia sia il Paese che forse 20 anni fa poteva dare qualche grattacapo, ma ora è il paese più interessante dove fare investimenti".

E allora avanti tutta per realizzare i punti del 'Patto per Milano'. I primi 650 milioni di euro verranno stanziati fino al 2017-2018. "Il grosso si riferisce al prolungamento delle metropolitane e in particolare al progetto di prolungare la M5 fino a Monza", ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala, aggiungendo che i lavori inizieranno nel 2019. Anche la linea 1 sarà prolungata verso le periferie della città fino al quartiere di Baggio. Tra gli interventi sulla mobilità, c'è anche la realizzazione di una metrotranvia "che taglia la città a Nord e il primo tratto sarà realizzato nel 2018". Altri lavori riguarderanno l'adeguamento della linea 2 della metropolitana e l'acquisto di "15 nuovi treni e 40 bus elettrici". Trai punti in agenda, anche interventi da 150 milioni di euro per evitare Milano vada sott'acqua tutte le volte che esondano Seveso e Lambro, e la riqualificazione delle periferie, per la quale sono stati stanziati altri 174 milioni. Senza tralasciare la città metropolitana e la sicurezza con "più militari in città, in attesa di poter assumere vigili", ha detto Sala. E infine l'idea di ospitare la sede dell'Agenzia europea del farmaco, che dopo la Brexit potrebbe traslocare da Londra.

"Milano ha una responsabilità – replica Renzi –  è la città riferimento dell'Italia nel mondo, perché siete leader in tanti settori, dall'imprenditoria al terzo settore". Il capoluogo lombardo deve quindi "prendere per mano il Paese e portarlo fuori da una situazione che è ancora complessa", anche perché, dopo tre anni di recessione, oggi  "è tornato il segno più, diffuso in tante piccole e grandi realtà: sul Pil, sui posti di lavoro grazie al Jobs Act. Questo segno più però è ancora timido" e la ripresa è più lenta rispetto ai desiderata del governo.

Renzi ha quindi elencato i suoi prossimi appuntamenti. "Io sarò qui di nuovo il 21 settembre per la moda. Il sindaco mi denuncerà per stalking, ma torno anche il 27 per le infrastrutture con Salini Impregilo e il 10 ottobre all'assemblea degli industriali e a un evento del terzo settore". "Milano è una capitale, un capo di governo lo sa – ha concluso Renzi – Ma Milano deve aiutare il resto del paese ad avere fiducia. Deve prendere per mano il resto del paese e portarlo fuori da una situazione in difficoltà, ma che vede già tutti i segnali per poter fare il grande salto".
 

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