Per la ricostruzione "serve il passo del maratoneta, dobbiamo arrivare in fondo". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Il Cdm ha deliberato lo stato di emergenza e i primi 50 milioni necessari e il blocco tasse per i territori coinvolti dal terremoto.
ESTRATTI VIVI. "Abbiamo un bilancio di morti che è enorme, 250 persone", ha detto Renzi aggiungendo: "Il numero di estratti vivi dopo il terremoto del Centro Italia "è tra i più alti della storia dei terremoti". Gli estratti vivi sono stati finora "215 persone".
RICOSTRUZIONE. Dobbiamo "pensare alla ricostruzione, abbiamo un impegno morale con gli uomini e le donne di quelle comunità", ha detto il presidente del Consiglio. "Abbiamo il dovere che quelle comunità rimangano comunità – ha aggiunto – Lo dobbiamo alla storia di quei borghi che devono avere un futuro. La ricostruzione è una priorità per l'Italia, non per Amatrice". "Prima di essere politici siamo essere umani, la condivisione del dolore e dell'emozione è la priorità. La prima parola che viene in mente è di emozione profonda, di dolore per ciò che è accaduto".
CASA ITALIA. "L'Italia, tutta assieme, senza divisioni politiche, può fare un salto di qualità con un progetto che non sia limitato alla gestione dell'emergenza". Il premier Matteo Renzi, per il rilancio dopo il sisma che ha sconvolto il Centro Italia, lancia il progetto "Casa Italia", che non deve essere vittima di "divisioni politiche" e "coinvolgere tutti". "Un progetto – ha spiegato Renzi – che sia un progetto serio, non un elenco di parole, in cui coinvolgere i principali soggetti del Paese. Non si risolverà con lo schiocco delle dita qualcosa che non si è risolto negli scorsi 70 anni, ma dobbiamo dare la possibilità all'Italia di mostrare il volto più bello". Nel ricostruire i luoghi colpiti dal terremoto, è bene che "ciò che viene investito sulla prevenzione sia pensato non come una spesa ma un investimento". Questo è "un tema su cui il nostro Governo è molto sensibile", ha detto Renzi.
PREVENZIONE. "La scommessa sulla prevenzione deve diventare patrimonio condiviso del Paese non attraverso un decreto legge ma attraverso qualcosa di, vi stupirò usando questa parola, concertato". Così il premier nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. "Sul tema dei fondi e sulla prevenzione – ha aggiunto Renzi – bisogna agire innanzitutto dal piunto di vista culturale, poi c'è la concretezza dei denari. Quanti soldi sono stati buttati via?". E infine: "I soldi ci sono, vanno spesi bene, vanno spesi velocemente, senza episodi non soltanto di corruzione ma direi solo di sciacallaggio".