M5s, Lombardi lascia direttorio di Roma dopo lite con Raggi

La parlamentare nega lo scontro con il vertice del Campidoglio: Continuerò a dare una mano

Prima (annunciata) crepa in casa M5S. Roberta Lombardi lascia il 'mini-direttorio' romano. "Nessuna lite", né "geli o siluramenti", assicura lei, ma a una settimana dall'insediamento al Campidoglio di Virginia Raggi, la squadra grillina perde il primo pezzo. Era solo il 24 maggio scorso quando Lombardi, su Facebook, ringraziava "Virginia" per "la fiducia" accordatale con l'inserimento nel direttorio e si lanciava nella "sfida impegnativa" di "affiancare con ancora più forza il nostro candidato sindaco" nel "difficile lavoro di ricostruzione di Roma".

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A meno di due mesi, a consiliatura appena iniziata, la deputata M5S si smarca dallo staff romano. La motivazione ufficiale è l'impegno nel lavoro di preparazione per la terza edizione di Italia 5 Stelle in programma a Palermo il 24 e 25 settembre. Per evitare "polemiche che interessano solo ai giornalisti", Lombardi mette nero su bianco sui social network la volontà di garantire il suo "appoggio esterno" alla Raggi. "Continuerò a dare una mano a Virginia sui temi che ho sempre seguito, scrive. La decisione rende plastica, però, la tensione che ha animato il rapporto tra le due esponenti grilline sin dai giorni della formazione della Giunta capitolina. Tensione arrivata al culmine dopo la scelta di Raggi di nominare Daniele Frongia capo di gabinetto e Raffaele Marra vice sindaco. La retromarcia della neosindaca sugli incarichi, suggerita da Beppe Grillo in persona, non ha rasserenato gli animi e la deputata – pur consapevole dell'importanza che la ribalta romana ha per il M5S nella strada verso palazzo Chigi – ha deciso di fare un passo indietro.

Il boccone è ghiotto per il Pd."Raggi e Lombardi non ce la fanno a non scannarsi sulle poltrone #guerrestellari #dallestelleallacasta", scrive su Twitter Alessia Morani. "Accomodatevi signori il teatro ha inizio. Gli attori sono appena entrati in scena e la tragedia è già al suo culmine. Ma purtroppo non stiamo a teatro a fare da sfondo è il Campidoglio e i teatranti sono i 5Stelle che non ce la fanno proprio a prendersi sul serio nella loro missione di amministratori della Capitale d'Italia, le fa eco la senatrice Giuseppina Maturani. "Il web Cencelli del M5S a Roma fa le prime vittime. La guerra Raggi-Lombardi sulle nomine ha il sapore inconfondibile della degenerazione partitocratica. Certo è che i primi passi della giunta cinque stelle nella Capitale non sono proprio felicissimi", attacca Andrea Marcucci. "Il Pd si deve solo occupare di quello che troveremo nelle carte che ci hanno lasciato in Campidoglio", la secca replica di un membro del direttorio romano.