"Di fronte al fenomeno migratorio vi sono due scelte: una è far finta che non esista, illudendosi che per fermarlo basti qualche barriera ai confini tra gli Stati, senza rendersi conto che è un fenomeno epocale. L'altra è affrontarlo e governarlo con senso di responsabilità, con politiche serie e concrete che garantiscano sicurezza. Occorre una scelta e la scelta che abbiamo fatto sempre e la seconda. Occorre che la faccia anche l'Europa". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al centro accoglienza per migranti San Saba, a Roma, gestito dal centro Astalli, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato.
"Poco fa abbiamo ascoltato tre storie di rifugiati, siamo tutti rimasti estremamente coinvolti. È l'ennesima dimostrazione che nessuno lascerebbe il proprio paese se potesse vivere in pace" ha detto Mattarella. L'Onu e il Centro Astalli, ha osservato il Capo dello Stato, si trovano a un crocevia: "Da un lato ci sono i rifugiati, che fuggono da guerre, persecuzioni e miserie, dall'altro i Paesi di approdo, che vivono in pace e libertà, con benessere a volte mal distribuito, ma certamente in condizioni migliori dei Paesi da cui i rifugiati fuggono. Dovrebbe essere un incontro semplice, ma non sempre è così. A volte ci sono reazioni diverse nei paesi d'approdo, provocate da paura e tentativi di chiusura. Che sfociano a volte nel l'indifferenza. In questo quadro, vi è un'esigenza, che questa condizione umanità lacerata che non riesce a comunicare bene, un'esigenza di buone politiche serie e lungimiranti".