L'attuale sindaco del capoluogo piemontese chiude campagna elettorale con Giuliano Pisapia
"Con generosità mettendoci tutto quello che era necessario abbiamo tenuto Torino in piedi in anni di crisi dura e difficile". Così il sindaco di Torino Piero Fassino a margine della chiusura della sua campagna elettorale. "La crisi c'è stata, lo sappiamo, ma la città non è stata piegata – ha aggiunto – la crisi l'abbiamo combattuta, contrastata, contestata ogni giorno, sostenendo coloro che la soffrivano di più e continuando a investire per prepararci alla ripresa. Tutti i dati dell'economia del 2015 dicono che c'è una fase nuova, lo scenario economico sta cambiando, ci sono primi segnali di ripresa e la città è pronta a una seconda fase di crescita e sviluppo, a rilanciarsi e tornare e creare lavoro che è l'obiettivo che ci poniamo. Il progetto che presentiamo è far di nuovo crescere l'economia della città e per questa via creare lavoro".
Fassino ha scelto il palco della scuola Holden per chiudere la sua corsa a primo cittadino. Il ballottaggio di domenica 19 giugno lo vedrà contro la sfidante del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino. Alla sua avversaria ha lanciato un attacco diretto: "Non ci interessa il balletto dei numeri sui poveri, non siamo stati noi a sollevare la questione – ha detto – per noi anche un solo povero è un problema". "Ho avvicinato molte persone in queste settimane – ha precisato Fassino – e nessuna mi ha chiesto per il proprio figlio il reddito di cittadinanza, ma la possibilità di trovare un lavoro".
Fassino ha anche ricordato che a Torino esiste già il "reddito di inserimento e non c'è bisogno di cambiare sindaco per averlo". Il sistema Torino – ha spiegato ancora – "non è, come qualcun vuol far credere, un sistema di potere, è il fatto che qui si è avuta la capacità di fare squadra". A sostenerlo il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha riconosciuto il lavoro fatto da Fassino come sindaco e come numero uno dell'Anci.
"Io credo che il sindaco Fassino – ha detto Pisapia – possa creare quell'ulteriore slancio di sviluppo di Torino che possa dare da un lato lavoro, solidarietà sicurezza e una prospettiva per il futuro dei più giovani".
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