Unioni civili, oggi la fiducia mentre scoppia il caso Marchini

"Da sindaco no a nozze gay". Interviene anche Galantino: "Il voto di fiducia sconfitta per tutti"

Sulle unioni civili, il copione del Senato si ripeterà anche alla Camera. Il Governo, rappresentato dalla ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, ha posto ieri la questione di fiducia. Intanto la polemica viene alimentata dal candidato sindaco di Roma Alfio Marchini, che afferma che da primo cittadino non sposerebbe i gay in Campidoglio, e dal segretario dell'assemblea dei vescovi italiani, Nunzio Galantino, che dice: "Il Governo avrà anche le sue logiche, le sue ragioni, ma il voto di fiducia può rappresentare spesso una sconfitta per tutti". Benché alla Camera la maggioranza non abbia  problemi di numeri, si è scelto anche per questo passaggio parlamentare il ricorso alla fiducia per due motivi: non modificare il testo approvato in Senato e soprattutto evitare alleanze trasversali, comuni quando si affrontano temi etici come quello delle coppie di fatto.

LA FIDUCIA E I SERVI DELLA GLEBA.  Quando il ministro Boschi ha posto la fiducia, uscendo poco dopo, nell'emiciclo è scoppiato un putiferio. "Questo è il Parlamento dei servi della gleba, che applaudono all'annuncio della fiducia nella speranza di essere ricandidati", ha detto il capogruppo del Carroccio, Massimiliano Fedriga. Per i Conservatori e riformisti ha preso la parola Maurizio Bianconi, che ha fatto il gesto dell'ombrello al ministro Boschi (ormai assente).  Anche Alfonso Bonafede del M5s è andato giù duro: "Il Parlamento è per il governo uno zerbino su cui pulire i piedi, i parlamentari dovrebbero rispondere ai cittadini e non ubbidire a un capo padrone abituato a calpestare quest'aula", ha detto.

IL CALENDARIO DI RENZI. Viene seguito quindi il calendario indicato dallo stesso premier, Matteo Renzi, durante la lunga intervista a Fabio Fazio in 'Che tempo che fa' domenica scorsa: "Metteremo la fiducia e il 12 maggio la legge sarà votata". Si inizia oggi alle 12.30 con le dichiarazioni di voto. Quindi, la chiama per la fiducia inizierà alle 14.10. Domani, giovedì 12 maggio, ci sarà la votazione finale.

MARCHINI: DA SINDACO NIENTE NOZZE GAY. Intanto è polemica per le  dichiarazioni di Alfio Marchini, candidato a sindaco di Roma appoggiato a Forza Italia. Marchini ha detto che, da primo cittadino, non celebrerà unioni tra omosessuali (il disegno di legge non prevede il matrimonio, quindi è improprio parlare di nozze gay). Su Marchini è arrivata una pioggia di critiche. "Vorrei comunque ricordare a Marchini che quando ti proclamano sindaco giuri sulla Costituzione. Non puoi fare il sindaco fuorilegge. Esiste l'articolo 328 del codice penale sull'omissione degli atti d'ufficio", è la replica della senatrice del Pd Monica Cirinnà, "il primo cittadino di Roma sarà chiamato a celebrarle esattamente come i matrimoni".

CEI: SERVE POLITICA FAMILIARE PIU' ATTENTA. Interviene anche monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei: "Penso stia emergendo da tutte le parti una richiesta di maggiore partecipazione e attenzione, di maggiore rispetto per coloro i quali sono stati eletti", ha spiegato a margine del convegno sulle tossicodipendenze promosso dalla Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche).