Napolitano difende il premier: "Replica efficace, dibattito strumentale"

L'Aula del Senato ha bocciato la mozione di sfiducia al Governo presentata dal Movimento 5 Stelle con 183 No e 96 Sì. I presenti erano 280, votanti 279. Bocciata anche la seconda mozione di sfiducia presentata da Forza Italia, Lega e Conservatori e riformisti con 180 'no' e 93 'sì'. I presenti sono stati 274, votanti 273. Maggioranza: 137.

La prima mozione, a firma Cinquestelle, è incentrata sull'inchiesta Tempa Rossa che ha portato alle dimissioni dell'ex ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi. Al centro della mozione, i presunti legami dell'esecutivo con le lobby.

La seconda, presentata da Forza Italia, Lega, Conservatori e riformisti parte dalla vicenda Tempa Rossa – a cui fa riferimento annoverando "attività anomale molto discutibili e operazioni poco trasparenti" – e finisce per criticare la mancanza di dibattito parlamentare. 

DIBATTITO SCADUTO IN INSULTO. "Nelle oltre due ore di dibattito toni e considerazioni profondamente diverse. Se da entrambe le parti si è cercato di onorare il dibattito, in altre occasioni si è scaduti nell'insulto. Voglio esprimere solidarietà ai giornalisti sui quali sono state dette in quest'aula cose inenarrabili", ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo al Senato prima del voto sulle due mozioni di sfiducia al governo. "Eviterò le discussioni estrapolate dal contesto delle mozioni di sfiducia che pure negli interventi dei senatori ci sono state, come se questa fosse la sede in cui ciascuno può portare un'argomentazione a piacere", ha aggiunto. 

GOVERNO HA FATTO QUELLO CHE DOVEVA FARE. "L'accusa di totale inadeguatezza trova evidente e stridente contraddizione con la realtà: in questi due anni abbiamo fatto quello che dovevamo fare", ha proseguito Renzi.

GIUSTIZIA E GIUSTIZIALISMO. "L'Italia ha conosciuto figure di giudici eroi che sono stati uccisi dalle mafie" ma "negli ultimi 25 anni abbiamo avuto pagine di autentica barbarie dovute al giustizialismo". "I giudici parlino con le sentenze. Noi li incoraggiamo a farlo, ma le sentenze devono arrivare presto perché noi vogliamo sapere chi è il responsabile, chi è il colpevole e chi ruba", ha proseguito Renzi.

SCHIENA DRITTA. "Nel procedimento parlamentare ascoltiamo tutti e poi facciamo noi. Questo vuol dire avere la schiena dritta, questo vuol dire fare politica e governare".

NO DIMISSIONI GEMMETTI. Renzi ha poi affrontato la questione di Gianni Lemmetti, assessore del M5S indagato a Livorno. "Dico all'assessore di Livorno che noi non chiediamo le sue dimissioni perchè crediamo nella Costituzione e l'avviso di garanzia non è una condanna".

NAPOLITANO: REPLICA RENZI EFFICACE, DIBATTITO STRUMENTALE. "La replica di Renzi è stata efficace, puntuale e difficilmente controvertibile, ha toccato quei cinque punti. E' un dibattito (quello sollevato dalle opposizioni con le due mozioni di sfiducia, ndr) molto strumentale e probabilmente sorretto dall'ipotesi che nel frattempo ci potesse essere un momento di crisi e di difficoltà del Governo per il risultato del referendum di domenica scorsa. Questo non c'è stato e, insomma, è una discussione a perdere". Così il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano in Transatlantico al Senato dopo la replica di Renzi, alle mozioni di sfiducia al Governo presentate dalle opposizioni.

 

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