Il leader della Lega fraintende le parole del presidente al Vinitaly e attacca: "Complice"
Il vino si è trasformato "da prodotto antico a chiave di modernità: un esempio di valorizzazione di assetti esistenti che si è rivelato risorsa preziosa anche nelle fasi più dure della crisi. Il risultato è stato un successo parimenti nell'export". "Conferma di come il destino dell'Italia sia legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino". Da queste dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia inaugurale della 50 edizione del Vinitaly, è partito un duro attacco politico. Nato (si è poi capito) da un fraintendimento bello e buono.
Protagonista è il leader della Lega Matteo Salvini, che su Facebook ha scritto: "Mattarella al Vinitaly: 'Il destino dell'Italia è legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino'. Come a dire avanti tutti, in Italia può entrare chiunque. Se lo ha detto da sobrio, un solo commento: complice e venduto".
Mattarella al Vinitaly: "Il destino dell'Italia è legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino".Come…
Pubblicato da Matteo Salvini su Domenica 10 aprile 2016
Peccato che Mattarella si stesse riferendo al vino e al suo export e non alla questione migranti. "Probabilmente chi ha fatto polemiche non era sobrio o non ha ascoltato attentamente", ha commentato il sindaco di Verona Flavio Tosi. "Mattarella – ha sottolineato il sindaco – ha detto che noi per primi dobbiamo darci regole serie sulla tracciabilità e la qualità. Lui ha parlato di agricoltura, di globalizzazione e competizione internazionale a livello agricolo".
In ogni caso Salvini ha deciso di rispondere alle critiche trasversali di diversi esponenti politici – da Cicchitto a D'Attorre – con un comodo video di oltre 9 minuti, postato anche questa volta sul suo profilo Facebook: "Io non voglio attaccare Mattarella, voglio difendere il principio che le frontiere e i confini esistono e, per l'ingresso di uomini e merci, nell'interesse degli italiani vanno controllate. Punto".
Io non voglio attaccare Mattarella, voglio difendere il principio che le frontiere e i confini esistono e, per l'ingresso di uomini e merci, nell'interesse degli italiani vanno controllate. Punto.
Pubblicato da Matteo Salvini su Domenica 10 aprile 2016
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