Marino all’attacco: Con i consigli del Pd sarei finito in carcere

"Roma era in una situazione drammatica. Bisognava sganciarla dalle lobby, mentre Renzi preferisce sedercisi a tavola"

"Se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse mi avrebbero messo in cella di isolamento". L'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, torna all'attacco e si scaglia contro il partito democratico alla presentazione del suo libro 'Un marziano a Roma' alla sede della stampa estera, in diretta sul sito del Corriere della Sera. "Roma era in una situazione drammatica. Bisognava sganciarla dalle lobby – aggiunge -, mentre Renzi preferisce sedersi a tavola con le lobby".

Sull'ipotesi di una sua ri-candidatura per la corsa al Campidoglio con una lista civica, Marino non si sbilancia: "Non faccio nessun balletto. Non detto sì né ho detto no. Non è l'argomento del giorno, ma il lavoro va certamente completato in questa città". 

NIERI MI DISSE 'DIMETTITI, VERRAI RIELETTO'. "Quando iniziò la vicenda di Mafia Capitale nel dicembre 2014 ed era evidente che né io né la mia Giunta avevamo nulla a che fare con quel mondo, l'allora vicesindaco Luigi Nieri mi disse 'perché non ti dimetti adesso, verrai rieletto a furor di popolo nella primavera 2015'", rivela Marino. "Io ho ragionato come avrei fatto in sala operatoria: ero vicinissimo a chiudere per la prima volta il bilancio preventivo del 2015 entro il 2014 e dovevo buttare la città in una campagna elettorale solo perché io ne avrei avuto un grande vantaggio?. Ho scelto di chiudere il bilancio".

PD AVREBBE GRADITO EMIGRASSI IN ALASKA. "Sono contento di aver avuto l'opportunità di governare Roma per 28 mesi e di scrivere un saggio che racconta quali sono gli ostacoli principali al buon governo, ostacoli che hanno portato ad accumulare quasi 24 miliardi di debiti dal dopoguerra ad oggi", prosegue l'ex sindaco. "A differenza dal Pd – aggiunge – che avrebbe molto gradito andassi in Alaska o Nuova Zelanda sono stato a Roma a studiare e scrivere ed incontrare le tante persone che hanno apprezzato il cambiamento radicale che abbiamo portato avanti. Dopo 50 anni, ad esempio, abbiamo chiuso la più grande discarica del mondo". "Non mi tolgo nessun sassolino – spiega -, E' un racconto lineare, denso di numeri e dati. In questi giorni parlerò del mio libro e dell'analisi che fa di questa città, e di partiti voraci, sia a destra che a sinistra, che fingono di litigare durante il giorno e poi si siedono tutti a tavola con persone adesso anche arrestate".

IL PAPA E IL VIAGGIO A FILADELFIA. "Ho avuto una piacevole conversazione con Papa Francesco durante la quale ho ripercorso in termini severi la mia visione dei fatti. Non va attribuito a lui ciò che va attribuito a Renzi e al Pd anche se alcuni hanno voluto interpretare le sue parole come un via libera contro Marino per potersi liberare di questa figura scomoda. L'incontro si è tenuto a febbraio", ricorda Marino, commentando le parole del Papa dopo le polemiche del viaggio a Filadelfia ("Sia chiaro, Marino non l'ho invitato io").