"Sì, lo ammetto, mi sono arrabbiato molto ieri. Se mi toccano l'Ulivo… Se al corso di formazione politica vai a dire che la sinistra ha distrutto l'Ulivo, che abbiamo aiutato Berlusconi… Ricordo che il centrosinistra ha battuto tre volte Silvio Berlusconi e che, pochi o tanti voti che io abbia preso, Renzi sta comodamente governando con i voti che ho preso io. Non io Bersani, io centrosinistra". Così Pier Luigi Bersani alla kermesse della minoranza Pd a San Martino in Campo (Perugia). "Io – ha aggiunto Bersani – assieme ad altri stiamo cercando di tenere dentro il Pd della gente che non è molto convinta di starci: a volte si ha l'impressione invece che il segretario voglia cacciarla fuori. Il segretario deve fare la sintesi, non deve insultare un pezzo di partito".
CUPERLO: "POSSIBILE TORNARE ALLE URNE NEL 2017". Da San Martino in Campo parla anche Gianni Cuperlo. "Il congresso – dice – è previsto nel 2017, io poi ho la sensazione che la legislatura potrebbe non finire a scadenza naturale e si potrebbe anche votare nel 2017. In questo caso non è Renzi che decide, ma è obbligatorio prevedere un congresso prima della scadenza della legislatura. Dopo di che, al di là del congresso e di quando si terrà, io penso che questo partito abbia un bisogno disperato di discutere dove vuole andare, cosa vuole essere, cosa vuole fare. Io l'ho proposto in termini chiari al segretario del mio partito e lo riproporrò ancora perché non ho avuto risposta".
GUERINI E SERRACCHIANI: MINORANZA SA DOVE TROVARCI. A replicare ci pensano i vicesegretari Pd Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini. "Noi, noi tutti, come Partito Democratico siamo impegnati quotidianamente a cambiare l'Italia e a portare in Europa, in una Europa dove la sinistra stenta, la nostra novità come un valore aggiunto riconosciuto da tutti i nostri partner", affermano in una nota.
"L'azione di governo – proseguono – di cui noi siamo l'asse portante ha portato a risultati importanti, dal Jobs act alla abolizione delle dimissioni in bianco, dalle riforme istituzionali a una legge elettorale che dà stabilità, dalla trasformazione della pubblica amministrazione alla buona scuola. Tutti ne siamo orgogliosi e convinti. Dopo tre anni di recessione il Pil è tornato a crescere. Le tasse scendono, mentre aumenta il numero di quelli che trovano un lavoro a tempo indeterminato. Una nuova generazione sta provando a cambiare l'Italia e l'Europa. Non inseguiremo le polemiche di chi vorrebbe riportarci al tempo delle divisioni interne che hanno ucciso a morte i governi passati del centrosinistra ma continueremo a inseguire l'orizzonte di una politica aperta, trasparente, efficace, lungimirante. Siamo impegnati ventre a terra nelle città per la sfida delle amministrative e poi per il referendum di ottobre".
"Chiunque, anche nel partito, in un confronto vivo e rispettoso delle regole che definiscono la nostra comunità, vuole impegnarsi a far vincere il Pd e a far vincere l'Italia – proseguono – non ha che da rimboccarsi le maniche, lavoro ce n'è tanto, da fare insieme. Quella parte della minoranza che polemizza sa dove trovarci, a lavorare in Parlamento, nelle città, in Europa, tra la gente per cambiare questo Paese, come stiamo facendo, insieme".