Il processo di "legalizzazione" nell'amministrazione è stato avviato ma Mafia Capitale ha lasciato cicatrici profonde

 Il processo di "legalizzazione" nell'amministrazione romana è stato avviato ma c'è ancora tanto da fare, e l'inchiesta Mafia Capitale ha lasciato cicatrici profonde in una struttura "intimorita e bloccata", nella quale tra l'altro le carenze di personale pesano ogni giorno di più rischiando di creare una situazione "esplosiva" che potrebbe mettere a rischio il servizio pubblico. Ci sono tante ombre e poche luci nel quadro tracciato dal commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca ascoltato oggi dalla commissione parlamentare Antimafia.

AMMINISTRAZIONE BLOCCATA, DA INCHIESTE COLPO DI GRAZIA – Nell' amministrazione e negli uffici del Campidoglio si vive  "una realtà bloccata e intimorita, alla quale l'indagine 'Mafia Capitale' ha dato il colpo di grazia – sostiene senza mezzi termini Tronca – Nessuno prende una decisione, nessuno, fa una scelta, nessuno mette una firma, molti neppure ricevono o incontrano operatori economici, imprenditori, associazioni, ditte, nessuno segnala criticità".
Nei confronti dei dipendenti capitolini arrestati o sottoposti ad altre misure restrittive della libertà personale nell'ambito delle inchieste sul malaffare capitolino "sono stati adottati gli atti di sospensione cautelare dal servizio e sono stati attivati i connessi procedimenti disciplinari – dice Tronca – Al personale dirigente che risulta indagato nelle more della definizione del procedimento penale, è stato attribuito un diverso incarico rispetto a quello ricoperto nel periodo dei fatti contestati. Mentre il personale non dirigente è stato assegnato presso altri uffici". Sul fronte legalità il Campidoglio lavora in due direzioni complementari: da una parte rafforzare "il sistema di governance", per far sì che le decisioni prese da chi amministra siano effettivamente messe in atto, e dall'altra "dare vita a un sistema di controllo delle procedure integrato".

CARENZA DI PERSONALE ESPLOSIVA – La situazione del personale capitolino è "critica" anche a causa di una "esplosiva carenza di organico – sottolinea Tronca – Negli ultimi dodici anni pur essendo aumentate le competenze il personale ha registrato una riduzione d 23,74 per cento nei ruoli dei dirigenti, e dell'11,77 per cento negli altri ruoli, che al 31 dicembre 2015 presentano una carenza complessiva superiore a un quarto dell'organico totale".
Su questo fronte la situazione peggiore il Comune la registra nel comparto della polizia locale "dove la carenza, oggi pari al 30,57 per cento – dice Trinca – raggiungerà livelli che non consentiranno di garantire pienamente il pubblico servizio".

LA NECESSITÀ DI NUOVI REGOLAMENTI – In chiave di efficienza e contrasto alla corruzione a Roma servono anche regolamenti nuovi, sottolinea il commissario capitolino: "a cominciare da quello dei contratti, per arrivare a quelli del sistema integrato dei controlli interni, dei procedimenti amministrativi, degli uffici e dei servizi, fino ai regolamenti per la contabilità, per i diritti di accesso ai documenti, per la concessione di sussidi e contributi, e quelli del corpo di polizia locale".

AFFITTOPOLI: CI SONO RESPONSABILITÀ PENALI E CONTABILI – La gestione commissariale di Roma Capitale riscontra sul fronte immobili comunali "l'assoluta incompletezza dei dati in possesso dell'amministrazione – dichiara Tronca – che si è da diversi anni spogliata della gestione del patrimonio affidata fin dal 1998 alla società Romeo con la quale sono state avviate attività collaborative funzionali a risolvere tali criticità".
Il Campidoglio sul fronte patrimonio ha "intrapreso azioni di controllo tra occupante e titolare del contratto"(degli immobili comunali ndr) e nell'ambito di questi controlli "è stato notato che sui citofoni quasi mai appare il cognome del titolare del contratto".
Per queste ragioni la procura della Repubblica di Roma e Corte dei Conti sono "costantemente" informate dal Campidoglio sullo stato dei controlli e il commissario non ha dubbi sul fatto che  "ci sono e saranno responsabilità di carattere penale e contabile".
Poi il Tronca aggiunge: "Non manca tanto alla fine della gestione commissariale, abbiamo già fatto il giro di boa, ci sarà il massimo impegno da parte di tutta la gestione commissariale e soprattutto da parte della segreteria tecnica, per chiarire il più possibile la situazione. Siamo pienamente convinti che il nostro lavoro sarà limitato e concentrato, il mio auspicio forte è quello di svolgere un lavoro tale da poter costituire un modulo, un processo basato molto su un sistema informativo di analisi delle singole posizioni, che ci possa portare a capire posizione per posizione lo stato dell'arte e che possa portare Roma ad avere una volta per tutte un censimento del patrimonio".

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