Meloni: Salvini chiarisca. Intanto saltato il vertice con Forza Italia
Salvini frena su Guido Bertolaso come candidato comune con Forza Italia e Fratelli d'Italia e nel centrodestra è subito caos. La partita sul nome è aperta, ha detto oggi il leader del Carroccio ai giornalisti in conferenza stampa al Senato. "A scatola chiusa non compro nulla – ha spiegato -, devo ascoltare prima i romani. Certo, per essere un candidato della Lega se dice di appoggiare i rom, di aver lavorato con Rutelli e che voterebbe il Pd, non parte benissimo. Comunque mi sono ripromesso di incontrarlo".
Parole che, proprio quando il nodo sulle candidature sembrava sciolto, fanno perdere l'equilibrio alla traballante alleanza di centrodestra. Le tensioni delle ultime settimane che sembravano essersi placate tornano a farsi più vive di prima: Giorgia Meloni non gradisce e diserta il pranzo fissato oggi a Palazzo Grazioli, a casa di Berlusconi, per fare il punto. Berlusconi annulla il vertice in attesa di una commissioine per l'individuazione delle candidature, presieduta da Altero Matteoli e fissata per il 24 alle 11. La scorsa settimana era stato invece Matteo Salvini a non presentarsi all'incontro con Berlusconi e Meloni sulle candidature, in polemica con la possibile scelta di Rita Dalla Chiesa per la corsa al Campidoglio. Il nome della conduttrice è stato poi messo da parte e lei stessa ha rinunciato all'avventura politica.
Nel pomeriggio, Berlusconi in una nota torna a rilanciare Bertolaso: "E' l'unico professionista in circolazione capace di rimettere in sesto la Capitale", scrive, ricordando che la scelta era stata anche di Fdi e Lega Nord. La Meloni si è detta "assolutamente allibita" dalle parole di Salvini, che "Non si sa a che gioco stia giocando su Roma": "è un continuo smontare candidati". La leader di Fdi ora aspetta un "chiarimento" dal segretario leghista. A chiarire meglio la sua posizione è il capogruppo di Fdi alla Camera, Fabio Rampelli, secondo il quale questo "gioco" sulle candidature a Roma serve a coprire "le complicate vicende lombarde con lo scalpo di Bertolaso", diversamente, ha scritto, "le traversie in cui ha trovato la Lega di Bossi lo costringono a essere indulgente con la grande finanza promotrice di altre candidature capitoline". Comunque sia, "Salvini dimostra di aver perso la voglia di stare con il popolo e di disprezzare Roma".
Anche Gianfranco Fini ha fatto un'analisi della candidatura: "Sempre di più si ricorre a conigli tirati fuori dal cilindro – ha detto in un'intervista a Radio Cusano -. Non c`è più la capacità dei partiti di scegliere la classe dirigente". Secondo Fini "E` probabile che ci sia stato un dietrofront di Salvini perché non tutte le caselle sono andate nel posto giusto nella spartizione tra i 3 partiti". Per Francesco Storace c'è il dubbio "che il centrodestra voglia perdere le elezioni". "Si accorgeranno alle elezioni – dice – che il centrodestra terzo è nei sondaggi e terzo arriverà alla fine, e sarà sopravanzato alle elezioni da me e da Marchini".
Da questa vicenda, i Conservatori Riformisti strizzano l'occhio a Salvini: "Salvini dimostra di avere a cuore il futuro del centrodestra. La candidatura di Bertolaso riproponeva uno schema che non c'è più". Così la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, capogruppo dei Conservatori e Riformisti. "Mentre è sempre più forte un dato generazionale che diventa sostanza politica nell'essere realmente alternativo a Renzi e al Pd. Salvini – prosegue la senatrice Bonfrisco – ha ben compreso la difficoltà dei romani il cui destino sarebbe stato deciso dal Pd o dal M5S. Per ascoltare i cittadini romani non c'è metodo migliore delle primarie. Salvini aiuti con noi i romani a non rassegnarsi".
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