La decisione del governo di indire il referendum sulle trivellazioni il prossimo 17 aprile, senza accorparlo alle amministrative, finisce al Tar del Lazio. Il Codacons, infatti, ha deciso di ricorrere al tribunale amministrativo per ottenere l'annullamento del decreto con cui l'esecutivo ha fissato la data del referendum. "Si tratta di un provvedimento palesemente contrario ai principi di buon andamento della pubblica amministrazione – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. Il mancato accorpamento del referendum alle elezioni amministrative, infatti, produrrà un danno per le tasche della collettività stimato in 300 milioni di euro e non sembra rispondere ai criteri fissati dalle norme vigenti e dalla Costituzione". "Ci sono quindi tutti gli estremi – prosegue Rienzi – per un annullamento della decisione del governo dinanzi la giustizia amministrativa. Per tale motivo il Codacons, nella doppia veste di associazione ambientalista e di tutela dei consumatori, impugnerà il decreto al Tar".