Fari puntati sull'emendamento a firma del senatore dem Andrea Marcucci
Nessuna riformulazione in vista per l'emendamento 'canguro' o 'supercanguro' a prima firma del senatore Pd Andrea Marcucci che riprende quota in casa dem. Il Pd esclude riscritture in chiave di maxiemendamento, ma punta sul 'canguro' come boa cui appigliarsi in extremis. La proposta di modifica non smette di provocare brividi nel fronte contrario al disegno di legge Cirinnà e nell'area Cattodem. Se approvato, infatti, il 'canguro' riformula la legge e fa saltare tutte le altre proposte di modifica al testo, inclusi gli oltre cinquemila emendamenti della Lega dei quali decine sono preclusivi. Si parla di emendamento "premissivo" in quanto di premessa all'intero provvedimento – tant'è che è indicato con il numero zero e i suoi decimali – ma si può dire anche "preclusivo", se se ne considerano gli effetti.
I fari sono tutti puntati su questa proposta di modifica che, se non sarà ritirata entro martedì, in quanto premissiva verrà votata prima di passare agli emendamenti all'articolo 1 col rischio di far saltare il banco di quanti non vedono di buon occhio la legge Cirinnà, ma con il vantaggio di portare a casa la legge, stepchild adoption inclusa.
L'ok al 'canguro' segnerebbe la vittoria di quanti vogliono la legge ma come contraccolpo provocherebbe una spaccatura politica interna al Pd e alla maggioranza di governo tra Pd e Ap (Ncd-Udc). E anche se i rispettivi leader si sono affrettati a negare conseguenze sull'esecutivo, il gruppo dell'Udc sarebbe pronto a mollare la maggioranza. In serata dopo lo stallo fra Lega e Pd è proprio il primo firmatario Andrea Marcucci a stendere la mano, con mossa diplomatica, verso la controparte. "Il Pd – spiega il senatore – vuole le unioni civili e tenterà fino all'ultimo minuto utile la massima convergenza. Sono pronto con la collega Cantini a ritirare l'emendamento premissivo un minuto dopo la revoca degli 86 emendamenti di questa natura depositati dalla Lega".
La proposta di modifica di Marcucci è temuta dai senatori cattolici del Pd in quanto polverizzerebbe anche le loro proposte di modifica.
Su una di queste – l'emendamento di Stefano Lepri – il capogruppo Luigi Zanda ha concesso uno dei tre voti sui quali è ammessa la libertà di coscienza. Il punto più controverso del 'Marcucci' è la stepchild adoption, vale a dire la possibilità di adottare il figliastro anche dal partner di una coppia gay. Contro questa ipotesi, l'area Cattodem sostiene di avere una trentina di voti, smentiti però da chi nel Pd è più favorevole al ddl Cirinnà, secondo cui il numero sarebbe ridotto almeno di metà.
Ma cosa prevede l'emendamento Marcucci? Questi i passi più divisivi nel Pd. "La parte dell'unione civile – si legge nel 'canguro' – può fare richiesta di adozione del figlio minore anche adottivo dell'altra parte dell'unione". Si fa inoltre esplicito riferimento al codice civile in materia di regime patrimoniale "della famiglia" e in materia "di alimenti", equiparando quindi la "formazione sociale specifica" delle unioni civili alla famiglia tradizionale soltanto riguardo a queste due fattispecie. Non solo, l'emendamento 'canguro' esclude il riferimento al codice civile in materia di adozione e per tutte quelle norme "non richiamate espressamente nella presente legge". Per questi motivi, salvo colpi di scena, il Pd intende puntare tutto su questo emendamento 'canguro', a fronte dei voti segreti e del non ritiro degli emendamenti della Lega (oltre cinquemila dei quali oltre 35 preclusivi).
Per il resto l'emendamento ribadisce che l'unione civile è qualificata quale "specifica formazione sociale" (definizione che fu già terreno di mediazione tra le diverse sensibilità presenti in Parlamento) e si costituisce mediante dichiarazione dinanzi all'ufficiale di stato civile. Con la costituzione dell'unione civile, inoltre, le parti acquistano "gli stessi diritti" e assumono "i medesimi doveri" e da questa deriva l'obbligo reciproco all'assistenza morale e materiale e alla coabitazione.
Le posizioni politiche sono chiare. Ora si va alla conta.
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