Lei: Non ho ancora deciso, Roma è una città che fa tremare i polsi

E' Rita Dalla Chiesa la candidata proposta per il centrodestra dalla leader di Fdi Giorgia Meloni per la corsa al Campidoglio. Meloni, che non può correre personalmente perché incinta, aveva opposto la propria contrarietà alla candidatura di Alfio Marchini ed era da giorni in trattative con Salvini e Berlusconi per un nome condiviso. "Io non ho deciso mica niente ancora – spiega in un'intervista a LaPresse -. Ho visto Giorgia Meloni, ho sentito Berlusconi. Lui mi ha detto che vuole convincermi. Ma io sono molto lontana dalla politica, quindi non ho ancora deciso né sì né no. Sono in un momento di panico, non me l'aspettavo, non ci pensavo proprio". "Sicuramente è una bella manifestazione di stima nei miei confronti", aggiunge. "Sono una persona – prosegue – che grazie a Dio non ha scheletri negli armadi. Sono trasparente, da un lato mi ha fatto piacere che abbiano pensato a me, dall'altro mi hanno gettato, pur col paracadute, in un baratro".

 Decidere se candidarsi alla guida del Campidoglio, sottolinea Dalla Chiesa, "è una scelta di vita. Non lo so, parlo da cittadina che vive a Roma da quarant'anni. Roma è una città che fa tremare i polsi, non è una città facile. E' una città che in questi ultimi anni ha conosciuto tantissimo degrado". "Qualunque cosa uno possa fare – prosegue – ce ne sono altre diecimila che non vengono fatte. E' una città dura, io non ho l'esperienza da amministatore. Certo, ho l'esperienza della cittadina che vive la città nel degrado e quindi magari la vedo con l'occhio del cittadino comune. Non ho privilegi vari. Mi confronto ogni giorno con i mezzi pubblici, le buche, la spazzatura, con le aree urbane dove viene a mancare la luce all'improvviso, e ti chiedi perché non ci debba essere luce sul raccordo, perché i semafori a mezzanotte debbano essere spenti, perché le buche non vengano mai coperte definitivamente e dopo dieci giorni dai lavori bisogna rifarli, perché facciano i lavori sotto Natale invece che ad agosto. Quello che vivo io è quello che vive il romano tutti i giorni. Da questo punto di vista i problemi ce li ho ben presente".

"E poi – continua – il degrado delle periferie. Mi ricordo quando andavo alla Tiburtina agli studi Elios a registrare 'Forum'. Se c'era traffico, uno faceva delle vie periferiche. C'era molto verde, nel quale però era buttato qualsiasi cosa. E' la capitale d'Italia, per quale motivo bisogna vivere in questo degrado? Queste sono considerazioni da cittadina, quelle che fanno un po' tutti. Il romano meriterebbe maggior rispetto".

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