Intensa giornata di confronto, per i quattro candidati alle primarie del centro sinistra milanese: Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino, Giuseppe 'Beppe' Sala e Antonio Iannetta. Iniziata questa mattina alle 9 all'auditorium 'Demetrio Stratos' di Radio Popolare, con un confronto di un'ora e mezza sul futuro della città in otto domande e due minuti ciascuno per rispondere, si concluderà questa sera al Teatro Elfo Puccini con l'incontro organizzato dalla comunità Lgbt. Quali saranno i primi provvedimenti da sindaco? Case popolari, periferie, una Milano bella da vivere in bicicletta: sono diversi i temi su cui si articola il dibattito nell'ultima domenica di campagna elettorale interna al centrosinistra, prima del fine settimana decisivo: il prossimo, 6 e 7 febbraio. "Se sarò sindaco, Majorino sarà il mio vice". Così Francesca Balzani, attuale vice sindaca del capoluogo lombardo, dal palco di Radio popolare, che aggiunge: "Tanti nostri elettori ci chiedono di fare gioco di squadra a partire dal sindaco Giuliano Pisapia e dal suo ex competitor alle precedenti primarie, Stefano Boeri". Ma l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Majorino, è ambito anche da Sala: "Vorrei con me in squadra Pierfrancesco: siamo complementari, colmerebbe alcune mie lacune". Risponde secco il diretto interessato: "Dei miei sfidanti vorrei lavorare con Francesca. Beppe Sala? Mi sono candidato a luglio, quando lui stava ancora al padiglione del Giappone", afferma tagliente Majorino.
Welfare e lotta alla criminalità organizzata sono le sue parole chiave: "Metterò in campo la lotta alla povertà: basta tagli al sociale. E porterò avanti la Commissione consigliare antimafia guidata da David Gentili". Iannetta invece mira a "creare un tavolo con imprenditori e banche per portare capitali privati al Comune, a favore delle periferie". Parla di Europa Balzani, che dal 2015 presiede la Commissione finanza locale di Anci: "Dobbiamo guardare alle capitali europee incrementando l'utilizzo delle biciclette per i nostri spostamenti, a partire dal presidio della sicurezza stradale, e connettendo i tragitti delle piste".
Durante il dibattito odierno si sono accentuate le polemiche sulla proposta del reddito minimo di cittadinanza dell'assessore Majorino da parte della vice sindaca Balzani, e, viceversa, sul biglietto gratuito dei mezzi pubblici di superficie. Polemica da parte di Balzani anche verso Sala per la dichiarazione di appoggio nei suoi confronti del leader dei fuoriusciti da Forza Italia Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Denis Verdini. Sala ai microfoni di Radio popolare ha detto di non conoscerlo, e che le vicende romane non sono affar suo. Con Sala torna in auge l'idea di spostare altrove il carcere di San Vittore, che da sempre si trova in centro città, a pochi passi dalla Darsena: una vecchia proposta dei sindaci di centro destra Gabriele Albertini e Letizia Moratti. Sala si è scrollato di dosso l'etichetta di uomo del Partito della Nazione, come lo hanno invece descritto Balzani e Majorino, uniti nell'attacco all'ex commissario unico di Expo: "Milano è al centro, e io sono totalmente disinteressato alle dinamiche della politica nazionale", ha affermato all'auditorium di Radio popolare. E a chi vorrebbe oggi il bilancio dell'esposizione universale, Sala risponde: "È come chiedere di andare sulla luna, una richiesta surreale".