Mattarella, parte dal lavoro: Manca a troppi. Terrorismo? Non ci faremo impaurire

Roma, 31 gen. (LaPresse) – Il salotto del suo appartamento privato al Quirinale con alle spalle il caminetto spento, una stella di Natale e un presepe napoletano custodito in una campana di vetro. Questa la location che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto per il suo primo discorso di fine anno agli italiani. Via l’imponente scrivania da cui hanno parlato i suoi predecessori nello studio alla Palazzina, al suo posto una poltrona del suo quotidiano con accanto il tricolore e la bandiera dell’Unione europea. Mattarella questa sera da’ l’idea di non voler entrare nelle case degli italiani, ma vuole che gli italiani entrino a casa sua.

LAVORO.“Il lavoro anzitutto”. E’ questo il primo punto del discorso di fine anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “L’occupazione è tornata a crescere – rileva il capo dello Stato – Ma questo dato positivo, che pure dà fiducia, l’uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie”. Il lavoro, sottolinea Mattarella “manca ancora a troppi dei nostri giovani che “si sono preparati, hanno studiato, posseggono talenti e capacità e vorrebbero contribuire alla crescita del nostro Paese. Ma non possono programmare il proprio futuro con la serenità necessaria”.

“Accanto a loro penso a tante persone, quarantenni e cinquantenni, che il lavoro lo hanno perduto, che faticano a trovarne un altro e che vivono con la preoccupazione dell’avvenire della propria famiglia – continua – Penso all’insufficiente occupazione femminile. Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l’intero Paese resterà indietro”.

MENO INGESSATI. Sul tema del lavoro “dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale” mentre in Italia “i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità” ha precisato Mattarella “Le diseguaglianze – sottolinea – rendono più fragile l’economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà”.

CRISI. “La condizione economica dell’Italia va migliorando: questo va sottolineato. Anche le prospettive per il 2016 appaiono favorevoli” ha sottolineato Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno. “Senza dimenticare l’azione svolta dalle istituzioni, va detto – e tengo a dirlo – che moltissimi nostri concittadini hanno operato con impegno e con senso di responsabilità – prosegue – in settori diversi e con compiti differenti. Hanno contribuito in questo modo, malgrado la crisi, a tenere in piedi l’economia italiana”. “A tutti- ha continuato Mattarella – loro desidero render merito ed esprimere grande riconoscenza.

SMOG. Sull’emergenza inquinamento “Sono utili le diverse opinioni – e non si può certo comprimere il confronto politico – ma siamo di fronte anche alla natura, e ai suoi mutamenti, che contribuiscono a provocare siccità e alluvioni. In presenza di una sfida così grande, che coinvolge la salute, è necessario che prevalga lo spirito di collaborazione” sottolinea il Presidente. “In questi giorni avvertiamo allarme per l’inquinamento, specialmente nelle grandi città – aggiunge – Il problema dell’ambiente, che a molti e a lungo è apparso soltanto teorico, oggi si rivela concreto e centrale. Mi auguro che lo si affronti con un comune impegno da parte di tutti”. “L’impegno delle istituzioni, nazionali e locali, deve essere in questo campo sempre maggiore. Un esempio: si può chiedere ai cittadini di limitare l’uso delle auto private, ma, naturalmente, il trasporto pubblico deve essere efficiente. E purtroppo non dovunque è così”.

TERRORISMO. “Il terrorismo ci vuole impaurire e condizionare. Non glielo permetteremo” ha detto Mattarellla.”Difenderemo le conquiste della nostra civiltà e la libertà delle nostre scelte di vita- assicura – Con questo spirito abbiamo sentito, tutti, su di noi la sofferenza dei parenti delle vittime di Parigi e ci siamo stretti intorno alla famiglia di Valeria Solesin”. “Le nostre Forze di polizia e i nostri servizi di sicurezza stanno agendo con serietà e con competenza per difendere la tranquillità della nostra vita – sottolinea Mattarella – Il pericolo esiste ma si sta operando con grande impegno per prevenirlo”.

FISCO. “Un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall’evasione fiscale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno. “Secondo uno studio, recentissimo, di pochi giorni fa, di Confindustria – spiega – nel 2015 l’evasione fiscale e contributiva in Italia ammonta a 122 miliardi di euro. 122 miliardi! Vuol dire 7 punti e mezzo di PIL. Lo stesso studio calcola che anche soltanto dimezzando l’evasione si potrebbero creare oltre trecentomila posti di lavoro: gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero”.