Pompei, riaperte 6 domus. Renzi: L’Italia non si arrende al declino

Roma, 24 dic. (LaPresse) – “L’Italia dice basta alle opere incompiute, questo è il simbolo del Paese che riparte”. Con queste parole il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha visitato e inaugurato le sei domus restaurate a Pompei insieme al ministro della Cultura Dario Franceschini. Il premier ha visitato sei domus appena restaurate nell’ambito Grande Progetto Pompei, che sono accessibili al pubblico: la Fullonica di Stephanus, la Casa del Criptoportico, la Casa di Paquius Proculus, la Casa del Sacerdos Amandus, la Casa di Fabius Amandio e la Casa dell’Efebo. “Se l’Italia smette di piangersi addosso è nelle condizioni di tornare a essere quello che il mondo si aspetta che sia, un Paese forte, leader, faro”, ha aggiunto il premier. L’augurio di Renzi “è quello di saper tornare a stupirsi e meravigliarsi di ciò che il Paese è, e di combattere perché il bello possa vincere”. “Facevamo notizia per i crolli, adesso facciamo notizia per i restauri”, ha detto il premier. “Credo che l’Italia intera possa festeggiare questo bellissimo modo di farsi gli auguri di Natale”, ha aggiunto.

TUTTO IL MONDO GUARDA A POMPEI. “I riflettori del mondo sono sempre accesi su Pompei. Perché Pompei è Patrimonio dell’umanità. E’ dell’Italia, ma è anche di tutto il mondo. Oggi il turista qui non trova rovine, ma trova un sito moderno che si sta riqualificando sempre di più. Facendo squadra vinceremo questa e molte altre sfide”, ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. “Se mi guardo indietro, all’inizio di questa esperienza di Governo – ha raccontato il ministro della Cultura -, in tutti gli incontri internazionali il tema era ‘ce la farete a Pompei?’ E’ un lavoro silenzioso lontano dai riflettori e i risultati stanno arrivando”. “A questo lavoro importante sul sito archeologico – ha specificato Franceschini – stiamo affiancando un lavoro altrettanto importante attorno al sito per strutture ricettive efficienti per servizi efficienti, in accordo con Regioni e Comuni, ma anche con le Ferrovie”.

LE DOMUS. Si tratta della Fullonica di Stephanus, la Casa del Criptoportico, la Casa di Paquius Proculus, la Casa del Sacerdos Amandus, la Casa di Fabius Amandio e la Casa dell’Efebo. Il restauro degli ambienti è stato portato a termine dalla Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia grazie ai fondi del Grande Progetto Pompei, che ammontano in totale a 105 milioni di euro e che stanno restituendo splendore al grande sito archeologico, uno dei più visitati al mondo, dopo anni di crolli e danneggiamenti dovuti alla mancanza di manutenzione. Tra i siti riaperti oggi spicca uno degli edifici storicamente più ammirati dai turisti, la Fullonica di Stephanus, che era una tintoria per il trattamento delle stoffe che venivano colorate in una grande vasca posta al centro dell’edificio.