Roma, 15 dic. (LaPresse) – Il senatore azzurro Augusto Minzolini è stato condannato a quattro mesi per abuso d’ufficio con l’accusa di aver demansionato, quando era direttore del Tg1, la giornalista Rai Tiziana Ferrario, che conduceva il telegiornale delle 20. “Sono allibito – commenta a LaPresse il senatore di Forza Italia -, me l’hanno appena comunicato i miei avvocati”, è “pura follia”. Un altro colpo all’ex direttore del Tg1, recentemente condannato per aver usato la carta di credito della Rai: 65mila euro che Minzolini aveva restituito, senza che ciò gli abbia evitato la pena di 2 anni e mezzo di carcere.

RICORSO IN FORSE. Farà ricorso in appello? “Mah, sono anche abbastanza stufo”, risponde. “La demansionata – sottolinea – è a New York al momento”, come corrispondente. “Mentre la rottamazione in politica ti porta a palazzo Chigi – prosegue -, cambiare una conduttrice che ha alle spalle 28 anni di video, proponendole di andare a New York e promuovendola a caporedattore, cosa che non era, è un reato”. “Adesso – aggiunge – tutti i direttori dovranno stare attenti, decidere è una colpa”. “Il direttore del Corriere della sera – prosegue – recentemente commentava che il direttore è l’ultimo despota nell’organizzazione del lavoro in Italia. Il motivo è che se questa o quell’altra persona ti crea un guaio, chi ne risponde penalmente è proprio il direttore. Ora non sarà più così. L’onnipresenza del giudice penale in qualunque posto, anche all’interno delle redazioni, fa paura. Ricorda momenti tragici”. E comunque, conclude, “parliamo di una azienda, la Rai, in cui ci sono 972 contenziosi, l’80% per demansionamento. Una azienda in cui ci sono persone che normalmente per quattro-cinque mesi vengno dimenticate”.

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