Roma, 9 dic. (LaPresse) – “Lo sviluppo del dibattito sull’utero in affitto sgombra il campo da ipocrisie e mediazioni inconsistenti come l’affido. Le scelte del Parlamento sui contenuti del ddl Cirinnà dovranno essere chiare e trasparenti per cui lo stesso voto segreto non so quanto sia possibile ed auspicabile”. Lo dichiara in una nota il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Ap). “Le regole dei conviventi non dovranno assomigliare, come oggi dispone il testo, a quelle dei matrimoni perché ne deriverebbe una immediata omologazione per via giurisprudenziale, adozioni incluse. L’utero in affitto – prosegue Sacconi – deve essere riconosciuto come reato universale e ben sanzionato. L’adozione del figlio biologico del partner, spesso comprato, non è accettabile perché legittimerebbe questa odiosa pratica e la genitorialità omosessuale”.