Roma, 3 dic. (LaPresse) – La riunione del parlamento in seduta comune è stata convocata per il 14 dicembre alle ore 15. “Qualora neanche la sedura del 14 dovesse risultare decisiva, procederò- compatibilmente con gli importanti temi all’ordine del giorno dell’aula- a convocazioni quotidiane alle ore 19”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, in una nota, comunica la decisione, presa in accordo e d’intesa col presidente del Senato, Pietro Grasso, di una nuova votazione per l’elezione dei tre giudici della Consulta.
BOLDRINI: TEMPO SCADUTO. “Il tempo è scaduto – ha avvertito Boldrini – Il Parlamento non può rischiare di ostacolare, per le proprie inadempienze, il regolare funzionamento della Consulta. Ho voluto riunire oggi la Conferenza dei Capigruppo al fine di sottolineare ulteriormente la prova di responsabilita’ alla quale i gruppi sono chiamati e per acquisire le loro valutazioni. Subito dopo ho sentito il Presidente Grasso e d’intesa con lui ho deciso di convocare la prossima seduta comune per lunedì 14 dicembre alle ore 15”.
APERTURA MINORANZA PD. Intanto, minoranza dem invita il Pd a riaprire il dialogo con tutti: “Basta picchiare la testa al muro sui giudici della #consulta. Riaprire dialogo vero con tutte le forze politiche. No patti ad excludendum”. Lo scrive su Twitter Roberto Speranza.
Basta picchiare la testa al muro sui giudici della #consulta. Riaprire dialogo vero con tutte le forze politiche. No patti ad excludendum.
— Roberto Speranza (@robersperanza) 3 Dicembre 2015
M5S: VA CAMBIATO BARBERA. Dopo l’ennesimo flop di ieri del parlamento in seduta comune per l’elezione dei giudici della Corte costituzionale, il Movimento 5 stelle ora chiede al Pd di cambiare anche il suo candidato, Augusto Barbera, perché “non ha i voti”. Lo dice Danilo Toninelli il giorno dopo la ventinovesima fumata nera che non ha fatto eleggere nemmeno la terna Barbera, Sisto, Nicotra. M5s, spiega Toninelli, non accetta più non solo il nome di Francesco Paolo Sisto, ma neanche quello del costituzionalista targato Pd. “Di fronte a due segni meno- sottolinea il deputato M5s- chiediamo di andare oltre”. Poi aggiunge: “Oggi Sisto rimane il candidato, fino a che non ci diranno che l’avvocato di Berlusconi non e’ piu’ un candidato presentato da Forza Italia e votato dal Pd noi non vogliamo neanche ragionare. Facessero un nome diverso, ovviamente migliore per indipendenza e competenza, rispetto all’avvocato di Berlusconi e poi si potrebbe anche ragionare su Barbera che però chiediamo di sostituire perché Barbera ha fallito nel senso che non è stato votato per settimane e settimane. Quindi dovrebbero cambiare anche lui”.
BRUNETTA: CONFERMIAMO SISTO. “E’ un momento difficile. Oggi siamo stati consultati dalla presidente Boldrini, abbiamo confermato il nostro candidato e la nostra disponibilità ad un accordo, come è già stato e che purtroppo non ha portato a una fumata bianca”. Così il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, parlando con i giornalisti a margine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Brunetta auspica “il massimo coinvolgimento delle forze e delle culture politiche”.
PD: M5S SMETTA DI GIOCARE. “Sull’elezione dei giudici della Corte Costituzionale i colleghi dei Cinque Stelle mentono sapendo di mentire, raccontando falsità agli italiani e utilizzando quest’aula come se fosse il palcoscenico di un teatro”. Lo ha dichiarato Matteo Mauri, vicepresidente vicario del Pd alla Camera, nel suo intervento in aula in risposta all’on. Toninelli dei Cinque Stelle. “Il Partito Democratico – prosegue Mauri – si sta impegnando con responsabilità per chiudere questa vicenda, per questo ha dato la piena disponibilità a ragionare con tutti in modo pubblico e trasparente di fronte ai cittadini. Invece il M5S sta provando in tutti i modi a boicottare questa elezione, perché il suo vero intento è quello di disfare le istituzioni. Il Pd non ha avuto nulla da eccepire di fronte al nome che il M5S ha proposto. Al contrario il M5S ha utilizzato ogni giorno un argomento diverso per non fare eleggere una personalità dall’altissimo profilo come quella di Augusto Barbera”.
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