Roma, 24 nov. (LaPresse) – A poco meno di 48 ore dall’incontro con Francois Hollande all’Eliseo, Matteo Renzi avanza la sua proposta di politica interna: due miliardi di euro per combattere il terrorismo, di cui uno alla sicurezza e l’altro alla cultura. “Nella legge di Stabilità il governo proporrà di spostare al 2017 la diminuzione dell’Ires”, annuncia il premier. Tra le spese per la sicurezza, andranno 150 milioni alla cybersecurity. Altri 50 milioni andranno alla strumentazione delle forze dell’ordine. Mezzo miliardo invece sarà per le esigenze strategiche. La formula è chiara: “Per ogni euro in più investito in sicurezza ci deve essere un euro in più investito in cultura”, scandisce il presidente del Consiglio in quella sala degli Orazi e dei Curiazi del Campidoglio, dove nel 1957 si firmarono i trattati di Roma che istituirono la Comunità economica europea e la Comunità europea dell’energia atomica. Entrando in questo luogo simbolico, scelto apposta dal premier, Renzi ha ringraziato “il commissario Tronca per l’ospitalità”, segno che anche a Roma un’epoca è finita.
PER OGNI BLINDATO, UN CANESTRO IN PIU’. “Per ogni intervento sulla cybersecurity deve crescere un euro in più investito in cultura. Per ogni telecamera di controllo, ci deve essere videomaker o un regista teatrale in più. Per ogni caserma ristrutturata un museo più accogliente. Per ogni blindato, per ogni arma, un canestro in più per le strade. Dobbiamo ricordarci cosa stiamo difendendendo”, ha detto Renzi al Paese. E, raccogliendo le indicazioni provenienti anche dalla minoranza di sinistra, ha annunciato che l’esecutivo vuole investire 500 milioni di euro per le città metropolitane, “in particolare per le periferie”, quelle periferie dove sembra maggiore il rischio che attecchisca lo scontento che può portare alla rabbia e alla violenza. “Investiremo 150 milioni di euro per donare a tutti i cittadini che lo vorranno la possibilità di donare il 2 per mille a una associazione specifica. Oggi si possono dare solo ai partiti. Ciò che è possibile per i partiti – dice Renzi – deve essere possibile anche per le associazioni della cultura, come i teatri di quartiere”.
UMANESIMO EUROPEO. Il premier fiorentino rilancia l’idea di un nuovo umanesimo perché “occorre sconfiggere la paura, ma contemporaneamente ricordarsi chi siamo”. “C’è bisogno – dichiara – di un nuovo umanesimo in questo continente. L’Europa non può essere solo un insieme di regole astratte e astruse. Lo diciamo qui nella sala in cui furono firmati i trattati istitutivi della comunità europea”. E rilancia: “Loro vogliono abbattere le statue, noi vogliamo i caschi blu della cultura. Loro bruciano i libri, noi siamo quelli delle biblioteche. Loro immaginano il terrore, noi siamo quelli della cultura. La bellezza è più forte della barbarie”. Infine il ricordo a Valeria Solesin, i cui funerali si sono tenuti oggi a Venezia. “L’unico modo di ricordare Valeria è quello di continuare a camminare a testa alta. Per me l’Europa è questo: dare ai nostri figli la possibilità di essere liberi, di vivere senza paura”.