Roma, 23 nov. (LaPresse) – “Sempre a proposito dei sogni patologici della ministra Boschi circa il vincere facile da parte del suo Pd al referendum confirmativo, ci permettiamo di fare quattro conti sulla base degli ultimi sondaggi. Il Pd (con quel che resta del Ncd di Alfano) viene dato mediamente tra il 31-33%. Il fronte contrario al referendum, vale a dire il centrodestra unito (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), viene dato attorno al 30-32%. Se al centrodestra si somma il 27% di Grillo e il 5% di Sel-Sinistra Italiana, troviamo che il fronte del ‘no’ attualmente è tra il 62 e il 64%. Già questo basterebbe per trasformare i sogni della Boschi in incubi”. Così in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
“Così come Padoan mette le mani avanti dicendo che le ‘misure necessarie’ di cui parla l’Unione europea con riferimento ai conti pubblici italiani serviranno solo se le clausole di flessibilità richieste non verranno accordate. Purtroppo, però, dovendo l’Italia rientrare entro il 2017 dal deficit che farà nel 2016, le misure necessarie dovranno essere varate in ogni caso dal governo italiano il prossimo anno”, aggiunge Brunetta. “Significa – conclude il capogruppo dei deputati azzurri – manovra correttiva da quasi 30 miliardi. È il risultato della politica economica irresponsabile, spericolata, opportunistica, finalizzata solo ad acquisire il consenso di Matteo Renzi. E’ il povero Padoan a doverla giustificare nei consessi europei, bruciando quel che resta della sua credibilità internazionale. Peccato per lui. Poveri italiani”.