Di Matteo Bosco Bortolaso
Roma, 2 nov. (LaPresse) – La legge di Stabilità chiede risparmi che “mettono a rischio la sopravvivenza stessa del sistema Regioni”. L’allarme viene lanciato in Parlamento dal presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, durante la sua audizione alle commissioni parlamentari per il Bilancio. Chiamparino, governatore del Piemonte, riprende i numeri del servizio studi di Camera e Senato, secondo cui i risparmi richiesti alle Regioni con la legge di stabilità ammonterebbero a 17 miliardi per il triennio 2016-19.
UN TAVOLO CON RENZI. Gli stessi tecnici, ha sottolineato il presidente del Piemonte, hanno lanciato un allarme per possibili “forti criticità” se l’esecutivo guidato da Matteo Renzi non cambierà rotta. Per questo Chiamparino ha chiesto al Governo di aprire un tavolo e discutere, al più presto, già mercoledì. In questo modo la Conferenza delle Regioni potrà prendere una posizione definitiva e presentarla, come previsto, giovedì.
IL NODO DELLA SANITA’. Il capitolo più critico riguarda la sanità. “Le esigenze sono circa il doppio, cioé un miliardo in più”, sottolinea il presidente del Piemonte. Chiamparino ha spiegato che, rispetto all’anno scorso, “sulla sanità c’è, è vero, un miliardo in più ma non bisogna dimenticare i costi delle scadenze contrattuali, della distribuzione dei farmaci salvavita dell’ambito dei vaccini”.*
UNA LINEA UNICA. Chiamparino ha parlato al Parlamento dopo aver riunito altri governatori e assessori, giunti a Roma da tutta Italia. Dalla Liguria è arrivato Giovanni Toti, che è su altro fronte politico rispetto a Chiamparino ma condivide sostanzialmente le sue preoccupazioni. Sulla stessa linea anche Catiuscia Marini, che guida l’Umbria. Diversi governatori non hanno potuto partecipare di persona, ma hanno inviato i loro assessori al Bilancio.*
SUL RESTO SI PUO’ NEGOZIARE. Il presidente dei governatori ha mostrato più aperture per la spesa “extra-sanità di 2,2 miliardi di euro, solo per le Regioni a statuto ordinario”. Su questo capitolo, ha spiegato Chiamaparino, “credo sia possibile gestirlo a condizione però che ci sia una disponibilità del Governo sull’ottimizzazione di alcuni flussi finanziari”. Nell’eventualità in cui, invece, “si dovesse andare ad un taglio diretto, il rischio è che vengano meno tutti i fondi per le politiche dell’istruzione e del sociale, o che si debba intaccare significativamente il fondo per i trasporti”.*
DIMISSIONI CONGELATE. Il presidente del Piemonte ha ribadito che intende dimettersi dalla Conferenza delle Regioni per i problemi del bilancio piemontese, seguiti a decisioni giudiziarie. Su richiesta della stessa Conferenza, però, Chiamparino ha congelato le dimissioni perché è prioritario discutere con il Governo i dettagli della legge di stabilità.”Mi sto mettendo il giubbotto per congelare le mie dimissioni”, ha detto, scherzando con i cronisti.*
IL GOVERNO APRE A CORREZIONI. “Credo che su alcuni aspetti il Parlamento potrà intervenire con manovre correttive che paiono di grande buon senso, come da voi segnalato in questa relazione, senza stravolgere l’impianto del provvedimento”. Così reagisce la senatrice Pd Magda Zanoni, relatrice della legge di stabilità, ad altri appunti mossi dai rappresentanti dell’Alleanza Cooperative, auditi anche loro in Parlamento. Le cooperative si sono dette favorevoli alla riduzione delle tasse ma hanno chiesto interventi più coraggiosi sulla competitività, maggiori risorse per il fondo per le piccole e medie imprese, fondi per il servizio civile e un’ulteriore misura da disporre “al più presto” per la flessibilità pensionistica.
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