Mattarella: Difendiamo libertà contro nuove sopraffazioni

Di Elena Andreasi Torino, 31 ott. (LaPresse) – Una commemorazione carica di emozione quella che si è tenuta stamattina a Forno di Coazze, in provincia di Torino, in occasione del settantesimo anniversario dell’inaugurazione dell’ossario dedicato ai caduti partigiani. Presenti il capo dello Stato Sergio Mattarella e un commosso sindaco di Torino e presidente Anci, Piero Fassino. “Bisogna tenere sempre viva la memoria dei martiri e tenere vigile l’attenzione contro nuove forme di sopraffazione”, ha sottolineato Mattarella, “non sono del tutto scomparsi i pericoli che ogni tanto riaffiorano e che richiedono sempre vigilanza”. Concetto analogo è stato lanciato dal presidente durante la successiva visita alla scuola media di Coazze, intitolata al comandante partigiano Giulio Nicoletta. “Ricordare non è soltanto dare onore, esprimere riconoscenza a chi si è impegnato per conquistare” la libertà, ha detto Mattarella, “ma è anche un richiamo a non addormentarsi, come qualche volta vi è il pericolo che avvenga quando si sta da molto tempo in tranquillità, in pace. Si rischia di addormentarsi dimenticando quanto sia sempre importante vigilare sulla conservazione della libertà e della democrazia”.

MATTARELLA: LAVORO IL PRIMO PROBLEMA – “Il nostro Paese ha tanti problemi, ha avuto una crisi economica difficile, ma la sta superando. Deve affrontare il problema del lavoro, che è quello principale di fronte a noi. Però è fondamentale ricordarsi sempre dei valori della democrazia e della nostra vita civile, altrimenti rischiamo qualche volta di attribuire un’importanza eccessiva a questioni secondarie”, ha sottolineato ancora Mattarella alla scuola di Coazze.

FASSINO: BATTIAMOCI PER LIBERTA’ E GIUSTIZIA – I concetti di libertà, democrazia e giustizia sono stati ripresi anche dal sindaco di Torino Fassino, di fianco a Mattarella all’ossario dei caduti. “Troppe sono ancora le aree del mondo in cui ai conflitti non si dà soluzione con la ragione e la parola ma li si radicalizza con le armi e con la violenza – ha detto -. Non possiamo ignorare quante volte nella nostra società ritornano fenomeni di razzismo, xenofobia, antisemitismo che credevamo estirpati dopo la tragedia dell’Olocausto”. Parlando della responsabilità “a batterci affinché l’affermazione di libertà, democrazia e giustizia ispiri ogni giorno i nostri comportamenti individuali e collettivi”, la voce di Fassino si è rotta rivelando una forte emozione del sindaco torinese.

L’OSSARIO DI COAZZE – L’Ossario dei caduti partigiani di Forno di Coazze, nel cuore dell’Alta Val Sangone, a circa 45 chilometri da Torino, fu costruito per iniziativa di Giuseppe Falzone, un vice comandante partigiano della Val Sangone, e da altri partigiani, e fu inaugurato il 4 novembre 1945 per commemorare e custodire i resti dei caduti della guerra di Liberazione. Si profila come un’aquila con le ali spiegate a racchiudere le tombe dei caduti. Al centro si trova una cappella e sui lati ci sono i riquadri più chiari di 98 lapidi marmoree, le cui scritte non sono però sempre complete: nei loculi sono contenute le salme raccolte dalla fossa comune e in montagna, alcune delle quali ignote.