Monti: Da Renzi scelte perfette per cercare consenso

Roma, 18 ott. (LaPresse) – “A me è molto piaciuto il Renzi iniziale, quello delle riforme strutturali – quelle economiche, mentre ho molte riserve sulle riforme istituzionali – condotte con coraggio e per il futuro dell’Italia. Vedo con preoccupazione lo smorzarsi questo impulso e il subentrare di due componenti: la convinzione che l’esborso di denaro pubblico favorisca la crescita, una visione un po’ arcaica della sinistra; e l’assecondamento degli animal spirits imprenditoriali più con la rimozione di tasse e di regole che con l’introduzione dello stimolo di una forte e rigorosa concorrenza e di effettive liberalizzazioni; una visione conservatrice, più che liberale“. Così in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ l’ex premier Mario Monti.

SBAGLIATO ABOLIRE IMU E TASI. Secondo l’economista, l’abolizione di Imu e Tasi sulla prima casa “èuna scelta sbagliata dal punto di vista della crescita e dell’equità sociale. È la scelta perfetta dal punto di vista del consenso”. E commenta: “Sarebbe meglio tassare un po’ di più il patrimonio, in modo che ciò consenta di tassare meno il reddito e di ridurre il cuneo fiscale, un’opzione che economicamente ha molto più senso. È però la scelta perfetta per guadagnare consenso“. “Ridurre il cuneo fiscale sul lavoro – aggiunge – ha effetti più positivi per la crescita, ma genera meno consenso proprio perché sono in gran parte i suoi effetti indiretti a rendere l’economia più competitiva, più capace di creare lavoro anche per i giovani. Ma i moltissimi che ne beneficiano non colgono così chiaramente a chi devono essere grati, al momento del voto o del sondaggio”.

ATTENZIONE ALLA BATTAGLIA CON UE. Sul rapporto con l’Europa, Monti osserva che “Si vede bene la convenienza politica di impostare una ‘battaglia’ con l’Europa. Spero che gli italiani abbiano chiara la posta in gioco: se il governo portasse l’Italia alla ‘vittoria’ nel senso di ottenere – anzi ‘imporre agli eurocrati’ – tutta la flessibilità che chiede, non sarebbe una vittoria per il Paese”. E ammonisce: “Non dimentichiamo che la disoccupazione giovanile di oggi è in gran parte il frutto delle politiche del debito degli anni 70 e 80. Sui giovani di oggi sono ricaduti gli oneri di allora. Vogliamo ripeterci? Gli italiani che hanno a cuore il futuro dei loro figli devono sperare che l’Ue svolga fino in fondo il proprio ruolo di sorveglianza”.

GOVERNO CERCA CONSENSO, RIMANDA DEBITO. “Come mostra il pacato e lucido articolo di Guido Tabellini nel Sole 24 Ore di ieri, questa legge di Stabilità rivela che ‘oggi l’obiettivo prioritario del governo è consolidare il consenso. Il rientro dal debito, invece, può aspettare. Le decisioni difficili sulle coperture sono rimandate al futuro“, dice ancora l’ex presidente del Consiglio. Sulle pensioni, “direi che il governo Renzi ha ben difeso il quadro attuale”, ma in generale “non c’è a priori un motivo per cui un governo nel 2015 debba aderire alle scelte di un governo nato nel 2011, in condizioni ben più gravi”. E sull’Europa: “La Commissione Juncker dallo scorso gennaio ha deciso di applicare le regole sui bilanci degli Stati con maggiore flessibilità. E ora gli Stati fanno a gara su chi ne ottiene di più”. Il rischio, dice Monti, “è che ad ogni applicazione ai vari Stati, la credibilità della Commissione come arbitro si riduca un po’, perché c’è un maggiore ricorso alla discrezionalità. Occorre che la Ue si dia regole fiscali più corrette dal punto di vista economico”.