Riforme, capigruppo Camera: ipotesi emendamenti a novembre e voto a seguire

Roma, 15 ott. (LaPresse) – Sono diverse le ipotesi esaminate in capigruppo alla Camera per la calendarizzazione della riforma costituzionale. Secondo una prima ipotesi, caldeggiata dalla maggioranza, il ddl Boschi potrebbe andare in aula a Montecitorio a novembre con l’esame degli emendamenti. Il voto finale potrebbe arrivare a dicembre, prima o dopo quello sulla legge di stabilità. Un’altra ipotesi invece, sostenuuta dalle opposizioni, prevederebbe il voto finale a gennaio.

Il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta ha sottolineato che “tutte le opposizioni chiedono una calendarizzazione fisiologica con il voto finale a gennaio e referendum in autunno” ma “da parte della maggioranza c’è un atteggiamento chiuso”. Il capogruppo di Sel Arturo Scotto ha invitato a “evitare forzature” con tempi dei lavori troppo ristretti. Alle opposizioni ha risposto il presidente dei deputati del Pd Ettore Rosato che ha sottolineato come “le proposte della maggioranza sono in linea con il dibattito del Paese”. “Abbiamo assicurato le opposizioni – ha precisato il capogruppo Rosato – che arriveremo al 2018 e che la volontà di calendarizzare la riforma costituzionale al più presto non è dettata da velleità di elezioni anticipate”. I tempi contingentati richiesti dalla maggioranza (Rosato ipotizza il voto finale già per fine novembre e prima della legge di stabilità) sarebbero motivati anche dal fatto che la discussione in aula verterà soltanto su sette commi – quelli modificati al Senato.