Roma, 15 ott. (LaPresse) – Si è conclusa con lungo un applauso dell’aula della Camera rivolto al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon la cerimonia, a Montecitorio per il sessantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite. Il segretario generale dell’Onu ha ringraziato più volte. L’evento si è svolto alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. C’erano la presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente del Senato Pietro Grasso e il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che sono intervenuti davanti all’aula.
AUMENTA COOPERAZIONE. “E’ con grande gioia che l’Italia delle istituzione la accoglie, la accoglie l’Italia intera, quella dei militari, impegnati negli scenari del mondo, con la guida delle Nazioni unite, è l’Italia dei volontari che lavorano nelle periferie del mondo, cui dopo tanti anni con la legge di stabilità daremo più denari, la cooperazione internazionale aumenterà il suo impegno”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi rivolgendosi al segretario generale delle Nazioni Unite
L’ONU HA BISOGNO DELL’ITALIA. “L’Onu ha bisogno del cuore dell’Italia, della sua generosità e della sua passione”, ha affermato Renzi a Montecitorio.
FALLIMENTO SREBRENICA. “Questa è l’Italia che combatte contro mutilazioni genitali fermminili. Lei (Ban Ki-moon, ndr) sarà accolto al massimo livello all’Expo dal Presidente della Repubblica. Segretario, noi viviamo l’Expo come un tentativo di declinare la sua ambiziosa agenda per lo sviluppo: un mondo più giusto è l’unico modo per rispondere a quegli ideali che animarono la carte di San Francisco. Mi piace citare il presidente di allora, Segni, che definì le Nazioni Unite come un piccolo Parlamento delle Nazioni. Ma non posso non ricordare il grande fallimento di vent’anni fa a Srebrenica: vorrei che i Paesi delle Nazioni Unite lo ricordassero perché episodi simili non si ripetano mai più”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nell’aula di Montecitorio alla Camera.