Isis, Pinotti: Cento carabinieri in più in Iraq, Italia presente in guerra contro terrorismo

Milano, 15 ott. (LaPresse) – “Noi siamo già presenti in Iraq, per la guerra contro l’Isis, perché pensiamo che l’Isis vada fermato e che sia un pericolo anche per noi, non soltanto per i territori in cui si espande. Ci siamo. Per esempio in quest’ultimo decreto missioni noi aumentiamo i nostri uomini presenti, mandiamo cento carabinieri in più. Fare tutta la discussione se siamo o non siamo in questa battaglia, se i nostri tornado invece di fare ricognizione poi arrivano a fare altre operazioni è molto riduttivo. Noi ci siamo, ma stiamo valutando oggi la richiesta principale che ci è stata fatta, che è quella di avere più carabinieri”. Lo spiega il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un’intervista a ‘Il Sole 24 ore’. Sulla possibilità che i Tornado italiani entrino in azione, Pinotti spiega: “In passato l’Italia ha fatto molte operazioni con i propri caccia. In questo momento, per quello che valutiamo essere le esigenze in Iraq, non è una scelta che il governo italiano ha fatto”.

“Oggi il tema della Siria – aggiunge Pinotti – è che se tu non hai l’idea della transizione politica, di quello che succede dopo, bombardare in sé per sé non serve a niente. Sono militari i primi a dirlo. Non serve a niente l’uso della forza se non hai un prima e un dopo e un perché“.