Roma, 14 ott. (LaPresse) – “La riforma del senato? Non credo che l’avrei votata, non mi piace”. Così a Radio2 Un Giorno da Pecora l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, intervenuto oggi da New York nel corso del programma condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha spiegato perché non è d’accordo sulla nuova riforma: “il senato è una cosa importantissima, l’abbiamo inventato noi in Italia, anzi Roma l’ha inventato e poi l’abbiamo esportato, c’è anche negli Stati Uniti. Non credo che questa riforma l’avrei votata, non mi piace”. Il senato, dunque, le piace come istituzione. “Io ho un tale rispetto per le istituzioni che posso sperare solo che funzioni”.
“Lei è di Genova: le piacerebbe, un giorno, fare il sindaco della sua città? No, non sarei capace. Lo farei pure se fossi capace, ma non è il mio mestiere”. Piano ha poi dato il suo parere sulla politica: “credo nella politica e per essa ho un grande rispetto”. Però non è il suo mestiere. Se è così, non avrebbe potuto dire di no quando l’hanno proposta come senatore a vita? “Avrei potuto certo, ma mi sono fatto ‘catturare’, in maniera consenziente, dall’idea che l’architettura sia comunque politica, termine che non a casa viene da ‘polis'”. Si è mai pentito di avere accettato? “No, anzi, è molto interessante, lavoro con dei giovani e ho un ufficio molto attivo”, ha concluso.