Sinodo sulla famiglia, piccoli gruppi e maggiore trasparenza: ecco tutte le novità

di Denise Faticante

Città del Vaticano (Vaticano), 2 ott. (LaPresse)- Le discussioni del Sinodo sulla famiglia che si apre domenica in Vaticano avverranno, prevalentemente, nei gruppi di lavoro (circuli minores), mentre nel Sinodo dello scorso anno si tenevano soprattutto in aula. E ancora: più punti stampa e massima trasparenza nell’informazione, anche con la nomina di una commissione ad hoc.

Queste alcune novità metodologiche che sono state illustrate questa mattina in sala stampa dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, e dal segretario del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri.

In aula vi saranno interventi di tre minuti ciascuno, ma il confronto arriverà soprattutto nei 13 ‘circoli minori’ che alla fine di ogni settimana forniranno ciascuno un documento di sintesi che sarà pubblicato dalla sala stampa. Una Commissione, nella quale non figura nessun membro della Curia Romana, preparerà il documento di sintesi e al termine delle tre tappe di lavoro provvederà all’elaborazione del progetto della Relazione finale, che verrà poi presentata in aula.

Diversamente dai Sinodi precedenti, le varie fasi di elaborazione del documento base rimangono riservate, considerando che i testi, nel corso del cammino, sono suscettibili di continui sviluppi. Quanto alla relazione finale, per la quale il Papa, lo scorso anno, dispose, per la prima volta nella storia dei Sinodi, la pubblicazione del testo e dei voti per ogni paragrafo, non è ancora stabilito come deciderà Francesco quest’anno.

Le tre settimane del Sinodo saranno dedicate una ciascuno ai tre temi sui quali sono attese decisioni sotto forma di “proposte non vincolanti al Papa“: ‘L’ascolto delle sfide sulla famiglia’, ‘Il discernimento della vocazione familiare’, ‘La missione della famiglia oggi’.

Nessuna preoccupazione poi riguardo alle polemiche e alla divisioni in seno alla Chiesa su questioni controverse come l’omosessualità e la comunione ai divorziati risposati. “Al tempo del Concilio- sottolinea Baldisseri-, si prendevano apertamente posizioni divergenti. Poi si è arrivati tutti a una buona conclusione. Non è strano accogliamo: che ci siano. Sui giornali, nei libri, nel periodo tra questo Sinodo e quello dell’anno scorso ci sono stati molti studi, simposi nelle università, conferenze, e siamo lieti di questo. Chiaro che può apparire una turbolenza su alcuni temi, ma siamo nel mare e quindi c’è anche qualche turbolenza”.