Di Donatella Di Nitto
Roma, 25 set. (LaPresse) – Forza Italia l’aveva “pensata” e “consegnata” direttamente nelle mani di Silvio Berlusconi, ma quando se ne andò “sbattendo la porta” aveva previsto che il partito sarebbe andato ad esaurimento. Per Giuliano Urbani, classe 1937, ex ministro e fondatore di Fi, non è una sorpresa quanto sta accadendo all’interno del partito azzurro, con i sondaggi che calano di giorno in giorno e l’emorragia di parlamentari ormai irrefrenabile.
Urbani cosa sta accadendo a Forza Italia?
“Questa situazione io l’avevo prevista già nel 2005 quando me ne andai sbattendo la porta e dicendo ‘scusate tanto ma io non l’avevo fondata così’. Purtroppo quando in democrazia si promettono tante cose agli elettori e poi mano mano non si mantengono, altrettanto progressivamente si perdono voti e consenso”.
Perdita di consenso a parte, il dato politico più importante oggi è che c’è una fuga incontrollata di parlamentari verso Ala, il nuovo gruppo di Denis Verdini, perché?
“Perché Verdini sta con Renzi e Berlusconi invece con Renzi ha rotto. La speranza maggiore di queste persone è evidentemente quella di essere rieletti”.
Quindi il progetto è quello di entrare nella maggioranza e poi nel governo?
“Certamente non possono schierarsi immediatamente con il Partito democratico, gli elettori non capirebbero il perché, tutto questo avverrà gradualmente, non ci sono dubbi che vogliano andare nella maggioranza”.
Oggi in Forza Italia sono molti quelli che denunciano una mancanza di leadership, un Berlusconi assente che non si interessa, lei pensa che sia così?
“Conosco il mio amico Berlusconi, non si interessa più di politica perché questa politica lo annoia, non la capisce e lascia fare a personaggi disapprezzati e parlo sia del cosiddetto cerchio magico che dei capigruppo Brunetta e Romani, uno ex socialista e uno ex liberale, che dicono sempre cose opposte. Adesso Berlusconi si interessa solo ai suoi affari. La realtà all’interno di Forza Italia è che non c’è più un progetto politico e soprattutto non c’è più una leadership. Ci solo solo orfani di Berlusconi, che non hanno più il babbo che li segue. E’ un partito che sta andando all’esaurimento”.
Quindi al momento non ci sono alternative a Renzi?
“Berlusconi si era infervorato con Renzi, che poi lo ha tradito. Si era illuso di fare una alleanza con Renzi, ma era una ipotesi sbagliata perché Renzi resta il segretario del Partito democratico il più distante e ostile da Forza Italia, non aveva senso. Renzi quindi non ha un vero avversario perché Grillo produce una realtà sterile senza maggioranza parlamentare e anche Bersani, persona deliziosa, un gentiluomo, non controlla i voti che rappresenta. Al momento Renzi resta il più bravo nella competizione politica, poi nel governare il Paese è un punto interrogativo gigantesco”.
Quindi c’é la possibilità che Berlusconi si possa ricandidare nel 2018, quando forse potrà essere eleggibile?
” Ma si può affidare il futuro a una persona di più di 80 anni? Oggi un leader politico a 40 anni è considerato vecchio… stiamo scherzando?”
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