Riforme, i tre emendamenti della maggioranza su funzioni Senato e giudici Consulta

Roma, 23 set. (LaPresse) – La maggioranza ha depositato un emendamento all’articolo 1 del disegno di legge Boschi sulla riforma costituzionale che riguarda le funzioni del futuro Senato. Il testo, a firma Anna Finocchiaro, prevede che il nuovo Senato “valuti le politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche amministrazioni e verifichi l’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori; concorra a esprimere pareri sulle nomine di competenza del governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l’attuazione delle leggi dello Stato”.

Inoltre, il Senato farà da raccordo con le “istituzioni territoriali” ed eserciterà “funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica”.

La maggioranza ha, inoltre, presentato un emendamento all’articolo 2 del disegno di legge Boschi sulla riforma del Senato. Il documento prevede che al comma 5, dopo le parole “degli organi delle istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti”, vadano aggiunte “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge di cui al comma sesto”. Quindi il voto degli elettori espresso durante le regionali diventerà imprescindibile per i Consigli regionali per designare i futuri senatori.

Il terzo emendamento della maggioranza, a firma della presidente della commissione Affari costituzionali, prevede che la Corte costituzionale sia composta da 15 giudici, dei quali un terzo nominati dal presidente della Repubblica, un terzo dalle supreme magistrature, “tre dai deputati e due dal Senato“. Viene quindi incrementato il numero dei giudici scelti dai futuri senatori, come chiesto anche dalla minoranza.