Roma, 21 set. (LaPresse) – “Il presidente del Senato gode del rispetto di tutte le senatrici e i senatori, di tutte le donne e gli uomini del Pd. Egli ha da sciogliere un nodo interpretativo che per noi è molto chiaro, come ha spiegato Anna Finocchiaro. Se farà una scelta diversa, noi ne valuteremo gli effetti in un’assemblea congiunta di gruppo di Camera e Senato. Se invece farà una scelta che ragionevolmente sta dentro la consuetudine costituzionale, ci attrezzeremo e presenteremo gli emendamenti collegati.
L’importante è che questa scelta sia una scelta che il presidente del Senato fa con piena e totale autonomia come sempre, ma anche con il rispetto dei tempi e la velocità che tutti noi immaginiamo debbano esserci, partendo dal presupposto che per il 15 ottobre questa riforma dovrà essere votata e rimandata alla Camera per la quarta lettura. Poi ce n’è una quinta e una sesta e un referendum, alla faccia di quelli che ci dicono autoritari“. Così il premier Matteo Renzi in un’intervista a l’Unità.tv alla fine della direzione del Pd, rispondendo in merito alla decisione del presidente del Senato Pietro Grasso sull’emendabilità dell’articolo 2 del ddl Boschi.